La Giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità di accesso al contributo economico destinato alle donne in procinto di partorire residenti nelle isole minori e più in generale, a tutte le donne che risiedono in comuni del territorio regionale da cui il punto di nascita più vicino non è raggiungibile entro le tempistiche previste dalla normativa, ovvero oltre i 60 minuti. I requisiti di accesso al contributo economico, pari a 1.500 euro a testa, sono stati ridefiniti nell’ultima legge di stabilità regionale includendo nella fruizione del beneficio anche le donne residenti nelle isole minori e nelle zone particolarmente disagiate.
«La Giunta ha specificato, in particolare, la metodologia da adottare per l’individuazione dei comuni inclusi nel perimetro del beneficio – ha spiegato l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi -. Il tempo indicativo di 60 minuti per le reti tempo-dipendenti può essere considerato quale limite di percorrenza, dal Comune di residenza delle partorienti al punto di nascita più prossimo, oltre il quale vengono classificate i comuni di residenza delle aventi diritto ad accedere al contributo. Tale limite discende.»
«Con questo provvedimento si è voluto compensare le difficoltà ei costi sostenuti dalle partorienti, riducendo le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari – ha concluso Armando Bartolazzi.
La metodologia da adottare per l’individuazione dei comuni, dovrà basarsi su tecniche oggettive di misurazione, facendo riferimento specifico all’utilizzo delle più efficaci matrici origine-destinazione ISTAT relative a distanze e tempi di percorrenza tra i comuni regionali. I comuni saranno individuati con successivo decreto assessoriale, che definirà anche tempi, modalità e procedure per la richiesta di accesso e l’erogazione del contributo.
Per accedere al contributo, i beneficiari dovranno soddisfare i due requisiti principali:
- Residenza da almeno 12 mesi, antecedenti al parto, in uno dei comuni che saranno individuati tramite apposito decreto dell’Assessore;
- Aver partorito in un punto nascita del Servizio Sanitario Regionale, a prescindere dall’esitoanche nel caso di interruzione di gravidanza dopo il 180° giorno dall’inizio della gestazione presso una struttura del Servizio Sanitario Regionale.
La misura del contributo è determinata in 1.500 euro per ciascun avente diritto, con priorità in ordine alla data dell’evento, e sarà erogato in forma forfettaria, fino a esaurimento del fondo e senza obbligo di rendicontazione.



















