Invecchiare non è più – o non dovrebbe essere un percorso verso il margine della società. In un’Europa in cui l’aspettativa di vita cresce di anno in anno, è arrivato il momento di riscrivere la narrazione sulla terza età. Non più come stagione del ritiro, ma come stagione della trasformazione. Una nuova fase della vita in cui la persona non si spegne, ma cambia luce. Nel 2050, l’età media in Europa supererà i 48 anni. Questa realtà non può essere affrontata solo con strumenti sanitari o previdenziali. È necessaria una nuova visione sociale e culturale: un cambio di paradigma, che consideri la longevità non un problema da risolvere, ma un potenziale da valorizzare. La cosiddetta silver economy – che rappresenta già oggi oltre un quarto del PIL europeo – dimostra chiaramente che le persone oltre i 60 anni non sono un “peso”, ma un motore economico e culturale di enorme valore. IERFOP Onlus, da sempre impegnata nell’inclusione sociale, nell’educazione permanente e nella promozione dell’invecchiamento attivo, è partner del nuovo progetto europeo “SocialShift Preparing pre-retirees and young retirees for a new social role by strengthening social competences”, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’Educazione degli Adulti.
«Non affrontare in modo sistemico il tema dell’invecchiamento ha indebolito economicamente l’Europa – afferma il dott. Roberto Pili, Presidente di IERFOP Onlus -. Negli ultimi 25 anni abbiamo perso metà del nostro peso sul PIL mondiale, scendendo dal 30% al 15%. Questo declino è anche figlio di una miopia culturale: non abbiamo investito sulla longevità attiva, né su una politica seria per valorizzare le persone over 65, capaci di contribuire ancora alla società sotto molti punti di vista.»
Il pensionamento, troppo spesso vissuto come un evento traumatico, rappresenta in realtà una soglia di passaggio: da una vita centrata sulla carriera a una nuova forma di cittadinanza attiva. È in questo spazio che si colloca SocialShift, un progetto innovativo che vuole accompagnare prepensionati e neo-pensionati in un percorso di riorientamento sociale, aiutandoli a riscoprire il proprio ruolo come risorsa per la comunità.
«Troppe persone vivono il pensionamento come una fine. Noi vogliamo aiutarle a viverlo come un inizio: un momento per riscoprire e restituire il proprio valore sociale», aggiunge il dott. Roberto Pili.
Alessandro Melillo, direttore Area Ricerca e Sviluppo di IERFOP Onlus, aggiunge: «SocialShift rappresenta un’opportunità concreta per trasformare il momento del pensionamento in un ponte verso nuove forme di partecipazione sociale. Questo progetto si inserisce nella continuità tematica di numerosi progetti europei sviluppati da IERFOP, dedicati all’invecchiamento della popolazione e alla sperimentazione di soluzioni “smart” per garantire inclusione, benessere e protagonismo sociale nella terza età. SocialShift non si limita a fornire strumenti formativi: crea un contesto europeo di scambio e valorizzazione reciproca, in cui ogni persona può ritrovare il proprio ruolo attivo e contribuire al benessere collettivo».
Bachisio Zolo direttore della Formazione Ierfop Onlus: «Come IERFOP, crediamo che le competenze e le esperienze maturate in una vita professionale non debbano andare disperse, ma possano diventare un motore di crescita per le comunità».
SocialShift è molto più di un progetto: è una visione concreta di futuro, dove l’esperienza, competenza di IERFOP , maturata in trent’anni di attivita’ a favore delle fasce vulnerabili della popolazione e possono diventare ricchezza collettiva.




















