Con l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, si ripresentano alcune criticità strutturali che meritano attenzione e interventi urgenti. Tra queste, la persistente mancanza di dirigenti scolastici titolari rappresenta una delle problematiche più rilevanti a livello nazionale.
Su oltre 700 sedi vacanti in Italia, solo circa la metà risultano coperte da dirigenti di ruolo. Durante l’incontro del 31 luglio 2025 presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dedicato alla definizione dell’organico per il nuovo anno, è emersa una disponibilità di posti per le immissioni in ruolo che non risponde alle reali esigenze del sistema scolastico.
Le cause sono molteplici e includono:
– disposizioni normative introdotte dalla legge finanziaria del 2022, che ha previsto una riduzione progressiva del numero di dirigenti scolastici;
– l’applicazione della riforma sul dimensionamento delle autonomie scolastiche, che ha comportato accorpamenti e riduzioni di istituti, con conseguenze dirette sulla gestione e sulla continuità educativa.
Situazione in Sardegna
La Regione Sardegna registra attualmente 24 istituti privi di dirigente titolare, a fronte di soli 11 posti messi a concorso. Questo comporta che 13 autonomie scolastiche, in prevalenza situate in territori periferici, saranno affidate in regime di reggenza per l’anno scolastico in corso.
Questa situazione genera discontinuità gestionale, difficoltà organizzative e rischi di dispersione educativa, soprattutto nelle aree più fragili del territorio. Le misure temporanee adottate a livello regionale, pur apprezzabili, non sono sufficienti a risolvere una problematica che ha radici sistemiche.
Proposta di previsione
Alla luce di queste evidenze, si ritiene necessario avviare una riflessione seria e condivisa sulla governance del sistema scolastico. In particolare, si propone di attribuire alle Regioni un ruolo più attivo nella definizione del numero e della distribuzione delle autonomie scolastiche, affinché le scelte possano rispondere in modo più efficace alle specificità territoriali e promuovere uno sviluppo coerente sul piano culturale, educativo ed economico.
Questa comunicazione è aperta al confronto e alla collaborazione con tutte le istituzioni, le comunità scolastiche e i cittadini interessati a costruire un sistema educativo più equo, stabile e rispondente ai bisogni reali del territorio.
Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna


















