Ventotto bandi in uscita per oltre 157 milioni di euro, con interventi che spaziano dalla ricerca industriale alla digitalizzazione delle PMI, dallo sviluppo di startup e competenze tecnologiche fino ai processi produttivi sostenibili. Le misure introdotte dalla Regione Sardegna nel nuovo ciclo di programmazione per la ricerca e l’innovazione sono state illustrate oggi ad Alghero, durante un incontro che si è tenuto questa mattina all’Auditorium di Porto Conte Ricerche.
«Le risorse europee non sono solo fondi da distribuire, ma leve di trasformazione per la Sardegna», ha evidenziato il vicepresidente della Giunta e assessore della Programmazione, Giuseppe Meloni -. Con Sardegna Ricerche stiamo investendo in ricerca applicata, competenze e innovazione delle imprese per costruire un modello di sviluppo capace di generare valore economico, sociale e territoriale. L’obiettivo non è semplicemente utilizzare le risorse disponibili, ma trasformarle in risultati concreti, in innovazione, lavoro qualificato e crescita per i nostri territori, sostenendo la transizione ecologica e digitale. Ogni investimento deve contribuire a rendere la Sardegna più autonoma, competitiva e capace di costruire il proprio futuro, valorizzando il talento, le imprese e le ricerche che nascono qui».
L’evento, rivolto a imprese, enti pubblici, università e centri di ricerca, è l’ultimo del ciclo di incontri territoriali promossi da Sardegna Ricerche, in collaborazione con l’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio della Regione Sardegna, per la presentazione delle azioni affidate all’Agenzia nell’ambito del Programma Regionale FESR Sardegna 2021–2027, di cui è Organismo Intermedio per il Centro Regionale di Programmazione.
Dopo i saluti dell’Amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Gavino Sini, e dell’assessore della Programmazione e Bilancio del Comune di Alghero, Enrico Daga, è intervenuto il vicepresidente della Giunta Giuseppe Meloni, che oltre a sottolineare il significato politico e strategico del nuovo ciclo di programmazione, ha anche richiamato il legame tra la politica regionale dell’innovazione e le sfide internazionali che la Sardegna sta affrontando. «Abbiamo tutte le potenzialità per diventare un laboratorio europeo di innovazione sostenibile, grazie alla nostra rete di competenze, ai centri di ricerca, alle imprese e alla partecipazione attiva dei territori», ha evidenziato l’assessore del Bilancio, che poi ha richiamato un progetto strategico della Regione e dello Stato, l’Einstein Telescope: «Il successo della candidatura della Sardegna dipenderà anche dalla nostra capacità di consolidare un ecosistema tecnologico forte, connesso e competitivo».
Per la Direttrice Generale di Sardegna Ricerche, Carmen Atzori «con le Azioni del PR FESR 2021-2027 affidate a Sardegna Ricerche vogliamo trasformare le risorse in risultati misurabili per l’Isola. Il nostro impegno è duplice: mettere a disposizione bandi chiari e servizi di accompagnamento, garantendo procedure semplici e tempi certi. Il percorso territoriale che oggi ha fatto tappa ad Alghero è stato un esercizio di ascolto e collaborazione con istituzioni, università, centri di ricerca e sistema produttivo, una rete che rende la Sardegna più forte e competitiva». «Per noi – aggiunge Carmen Atzori – oggi comincia la parte più importante: ora invitiamo imprese, enti e giovani ricercatori a partecipare. Insieme possiamo costruire un ecosistema dell’innovazione capace di generare valore economico, sociale e ambientale per tutti i territori della nostra regione.»
Le azioni, presentate da Sardegna Ricerche, sono articolate in quattro aree di attività principali:
- ricerca e innovazione (71,49% del totale): bandi destinati a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, laboratori congiunti pubblico-privato, azioni di trasferimento tecnologico e sostegno a startup innovative
- digitalizzazione delle imprese (16,51%): interventi per favorire l’adozione di soluzioni digitali e tecnologie abilitanti (cloud, IA, robotica, cybersecurity) nel tessuto produttivo regionale
- competenze per la specializzazione intelligente (9,21%): iniziative di formazione specialistica, dottorati industriali, inserimento di figure altamente qualificate e sostegno all’autoimprenditorialità giovanile
- sostenibilità e uso di materiali riciclati (1,21%): incentivi per l’eco-innovazione e l’introduzione di processi produttivi a basso impatto ambientale. Il piano, in attuazione della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), concentra gli interventi su sei aree prioritarie: ICT, Agroalimentare, Aerospazio, Biomedicina, Energia e Reti Intelligenti, Turismo e Cultura.
Fabio Tore, in rappresentanza del Centro Regionale di Programmazione, al cui interno è incardinata l’autorità di gestione del PR FESR, ha poi illustrato la cornice tecnica delle opportunità del Fondo europeo di Sviluppo Regionale per la Sardegna e, nello specifico, le dotazioni delle priorità tematiche STEP 8 e 9: 110,6 milioni di euro per le tecnologie deep tech e digitali e 55,3 milioni per le tecnologie pulite ed efficienti, finalizzate allo sviluppo di filiere innovative e alla creazione di lavoro qualificato.
Infine, il presidente della SFIRS – Società Finanziaria Regione Sardegna, Riccardo Barbieri, ha parlato degli strumenti di finanza agevolata previsti per chi intende partecipare ai bandi.
La tappa di Alghero è l’ultima del ciclo di incontri che durante l’estate ha toccato tutte le aree dell’isola, portando sui territori le opportunità del PR FESR e promuovendo un dialogo diretto tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca.



















