L’Unione dei comuni del Villanova mette in campo “Nurcara”, la rete sentieristica che prevede oltre trentuno chilometri di itinerari di media percorrenza, collegando contesti tematici di altissimo valore ambientale, naturalistico, religioso, storico e archeologico, con un occhi di riguardo anche ai sentieri del grifone e dell’aquila reale.
«La rete sentieristica mira a diventare un importante attrattore, non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale nell’ambito della domanda del turismo lento escursionistico – ha affermato la presidente dell’Unione, Giovannina Fresi -. L’inserimento dei nostri sentieri nella RES promossa dalla Regione sarà certamente un volano per l’internazionalità del progetto e, in questo senso, è stata avviata un’importante collaborazione con l’agenzia Forestas e il CAI.»
Il progetto, realizzato con l’ausilio dell’esperto Matteo Cara e pianificato dall’architetto Federica Rubattu, ha avuto il via libera dai sindaci Quirico Meloni (Villanova Monteleone), Paolo Chessa (Mara), Alessandro Mura (Padria), Lucia Catte (Romana) e dalla stessa Giovannina Fresi (Monteleone Rocca Doria). I nuovi percorsi, individuati all’interno dei territori comunali di Villanova Monteleone, Mara, Padria, Romana e Monteleone Rocca Doria, saranno collegati a quelli di Forestas e del CAI e saranno censiti nell’apposito catasto della Regione Sardegna, perfettamente attrezzati per consentire la fruizione escursionistica e turistica delle aree verdi che mettono in comunicazione paesi, monumenti e siti archeologici.
Si prevede la manutenzione, il taglio della vegetazione invadente, il ripristino di muretti a secco e di staccionate, la posa in opera di segnaletica a bande orizzontali bianco-rosse e cartelli dedicati. Il primo percorso parte da Villanova Monteleone e si estende per sedici chilometri inoltrandosi nelle strade vicinali, collegando l’abitato al sito archeologico di Nuraghe Appiu e alla vicina SP19, e proseguendo in direzione di Monte Minerva fino a congiungersi con una tratta RES fino alla Locanda Minerva e ai siti storici e archeologici della zona. Il secondo percorso, poco più di sette chilometri, si sviluppa nel territorio di Padria e collega il centro abitato con il nuraghe e con l’insediamento medioevale di San Saturnino, nella cui zona esisteva anche il villaggio scomparso di Musidanu, per poi proseguire fino alla strada provinciale 1 Il terzo itinerario ha un’estensione di quasi cinque chilometri di strade rurali, che collegano l’abitato di Mara con la chiesa di Nostra Signora di Bonu Ighinu, passando a breve distanza dal Castello di Bonvehi, fino al santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu. Il quarto sentiero si estende per tre chilometri e mezzo dai piedi di Monteleone Rocca Doria, transitando nei pressi dell’antico lavatoio e compiendo il periplo ai piedi della rocca, permette di visitare le scenografiche cave di tufo. Un quinto intervento riguarda l’antico sentiero che collega Monteleone a Romana attraverso le vallate del Temo, dei suoi affluenti e la tomba neolitica di Monte Airadu, e sarà presto fruibile interamente.
Antonio Caria



















