La Camera di Commercio di Cagliari-Oristano promuove il ‘Decalogo di sostenibilità della piccola pesca e della pesca artigianale costiera’, con iniziative di formazione degli operatori del settore, partite alla fine di settembre. Nato per iniziativa del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e di Unioncamere, il Decalogo racchiude 10 impegni che gli operatori della piccola pesca artigianale possono sottoscrivere – su base volontaria – per contribuire alla valorizzazione del comparto e garantire comportamenti rispettosi dell’ambiente acquatico e delle sue risorse nei processi di pesca e commercializzazione.
«Il sistema camerale – spiega il direttore Cristiano Erriu – si sta muovendo da tempo per accompagnare la piccola pesca verso la multifunzionalità. È importante puntare sulla sostenibilità e, al contempo, diversificare, consentendo agli operatori di trarre reddito, per esempio, dal pescaturismo, dall’ittiturismo, dai servizi ambientali, dalla pulizia del mare e dei porti. In questo contesto, il progetto ministeriale e di Unioncamere, ‘Hello Fish!’ rafforza la nostra azione e ci consente, grazie al Decalogo, di sensibilizzare e sostenere le marinerie e, più in generale, tutto ciò che si muove attorno al mondo della pesca. Tutto il territorio regionale – sottolinea il direttore – è indicato come pilota del progetto e vede la stretta collaborazione tra la Camera, le imprese del settore e i Flag (Fisheries Local Action Group) per arrivare al massimo coinvolgimento dei pescatori. È necessario uno sforzo collettivo, degli operatori e anche del cittadino, perché la risorsa ittica scarseggia e occorre educarsi ad una pesca responsabile.»
In collaborazione con il Centro Servizi per le imprese, Unioncamere e lo IAMB (Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari), la Camera di Commercio ha organizzato un seminario di presentazione del Decalogo, spiegando che si tratta di uno strumento ad adesione volontaria, a disposizione di tutti i pescatori che, riconoscendosi nei valori fondanti della sostenibilità, sottoscrivono il documento impegnandosi al suo rispetto, grazie anche ad una check list di autocontrollo che individua gli “adempimenti”, che l’operatore svolge in autonomia. I 10 impegni di sostenibilità riguardano: il rispetto dell’ecosistema marino; la gestione delle risorse; la tracciabilità; il Giornale di bordo; l’etichettatura; l’igiene e la qualità; la filiera produttiva; la sicurezza ed eticità; la gestione dei rifiuti; la ricerca scientifica.
Per rendere riconoscibili ai consumatori gli impegni assunti, dal singolo pescatore o da una comunità di pescatori, è importante esporre il Decalogo e i nomi dei pescatori, che si sono impegnati a rispettarlo, nei luoghi fisici frequentati da visitatori e/o acquirenti, come gli “spazi affissione” già disponibili in prossimità del luogo di ormeggio dell’imbarcazione e/o del luogo dove si svolge l’attività a terra (per esempio dove si svolge la vendita diretta, dove di riparano le reti, dove si conferiscono i materiali di scarto o i rifiuti, nelle bacheche e nelle sedi delle comunità di pescatori ecc.) e/o con supporti mobili (ad esempio i cavalletti) o anche utilizzando strumenti digitali come il sito web e il profilo social.













