La complessità dell’animo e dell’essere sostanzialmente e fondamentalmente donna di “ resilienza femminile”, con tratti di dualità, ha caratterizzato tutta la poetica di Alda Merini (Milano, 1931 – 2009). Nella sua opera, d’illuminante e unica potenza nel panorama poetico italiano, descrive personali esperienze e si rivolge a tutte le donne esaltandone la voce con un canto di bellezza autentica e di dignità.
Donna e poetessa dallo spirito indomito, vive tutte le sofferenze femminili e ne descrive fragilità/forza, spiritualità/mistero e la resistenza, talvolta silenziosa, che “brucia, consola, distrugge e salva”.
I versi di Alda Merini sono una celebrazione sul valore incondizionato e forza vitale dell’universo femminile, in marcia verso l’emancipazione e la libertà, da riflettere per rielaborare-ripensare sulla condizione e ruolo delle donne nella nostra attuale società.
E una mostra pittorica collettiva di forte caratterizzazione e prospettive – affronta ed esplora l’esperienza femminile nel percorso intrapreso per contrastare stereotipi e diseguaglianze di genere – omaggia la poetessa nella eccezionale location del Museo Spazio Alda Merini (via Magolfa, 30 – Milano). L’evento espositivo, patrocinato dall’associazione culturale “Morsi d’arte” ed allestito da Serena Gennari e curato da Davide Bisato, omaggia anche l’Arte povera di Alighiero Boetti (Torino 1940 – Roma 1994).
Protagonista dello Spazio espositivo è l’inventiva pittorica delle sarde Rosetta Murru e Rita Caredda, della portoghese Joana Domingues e del bellunese Mario Biancacci.
L’artista Rosetta Murru, in rappresentative opere di sintesi realizzate nella dimensione creativa tra base astratta e FiberArt, sviluppa ed esemplifica i temi
d’impegno al femminile della poetica di Alda Merini; Rita Caredda propone degli elaborati lavori acrilici su tondi, che richiamano al simbolico rapporto poetico tra terra e cielo; Joana Domingues, raffinata e sensibile acquarellista, sviluppa un percorso creativo sulla rappresentazione femminile; Mario Biancacci, attraverso opere figurative ad olio ed acquarello, esplora il profondo senso della compiutezza femminile.
La mostra verrà inaugurata il 25 settembre e visitabile fino al al 3 ottobre 2025.
Cristoforo Puddu



















