«La grave situazione igienico sanitaria determinata da accumuli di macerie e di rifiuti, habitat naturale per l’annidamento di roditori e insetti molesti», e “L’inefficacia delle strutture di recinzione atte ad impedire l’ingresso non autorizzato al fabbricato dichiarato inagibile.»
Con questi responsi di Asl e vigili del fuoco è stato deciso di procedere preliminarmente alla messa in sicurezza dell’area esterna, alla messa in sicurezza del piano interrato e progressivamente all’attività di bonifica dei rifiuti del palazzo bruciato in via Vittorio Emanuele, ad Alghero. Si tratta di un primo passo che intende ripristinare la sicurezza ed eliminare il degrado interno ed esterno all’edificio.
Gli adempimenti iniziali saranno quelli della messa in sicurezza dell’area esterna ripristinando la delimitazione invalicabile ed inamovibile senza alcuna discontinuità sull’intero perimetro dell’edificio. Si dovrà, inoltre, provvedere al puntellamento e messa in sicurezza del primo sottopiano dell’edificio. Progressivamente si dovrà provvedere allo sgombero, la cernita e lo smaltimento di tutte le tipologie di rifiuti presenti all’interno dei locali del primo sottopiano, combustibili e non, che andranno conferiti presso idonei impianti autorizzati. Si dovrà, inoltre, provvedere allo sgombero, cernita e smaltimento delle stesse tipologie di rifiuti presenti all’interno dei locali al piano terra e nelle aree circostanti, con monitoraggio ambientale dell’aria per il controllo delle polveri aerodisperse.
Un altro fattore che ha agevolato l’avvio del procedimento è stato il dissequestro dell’immobile disposto dal Tribunale di Sassari con sentenza del gennaio 2025.
Antonio Caria