Sono state due riunioni infuocate quelle che si sono tenute a Nuoro e Macomer, con l’organizzazione, rispettivamente, di Coldiretti Nuoro Ogliastra e Centro Studi Agricoli.
Dalle parole di agricoltori e allevatori è emersa tutta la loro difficoltà nel portare avanti il lavoro nelle campagne.
Tre le cause principali, secondo il loro punto di vista: troppa burocrazia, ritardi e carenza di risposte.
Per non parlare della Dermatite Nodulare dei bovini che sta colpendo duramente il comparto zootecnico. Un’emergenza che in una provincia come quella di Nuoro, tra le più vocate dell’isola all’allevamento, assume contorni drammatici.
L’assemblea di Nuoro ha lanciato un messaggio forte e chiaro: senza un’agricoltura e un allevamento sani e tutelati, non c’è futuro per le zone interne. Serve ascolto, servono risposte rapide e servono scelte politiche all’altezza delle sfide che il settore sta affrontando. Coldiretti continuerà a farsi portavoce delle istanze del territorio e a lavorare affinché alle parole seguano finalmente i fatti.
Da Macomer, invece, è emerso un “No” alle vaccinazioni in assenza, spiega il Centro Studi Agricoli: «Di norme chiare, responsabilità definite da parte della Regione e garanzie sui possibili effetti collaterali del vaccino attivo attenuato».
Nel corso della riunione è stata proposta e approvata la costituzione di una rete di collaborazione tra allevatori per opporsi con decisione alla vaccinazione al buio, in assenza di garanzie certe.
Antonio Caria



















