Con un’interrogazione presentata alla presidente della Regione e agli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, per denunciare le le gravi criticità legate alla gestione della campagna vaccinale 2025 contro la blue tongue nel comparto ovi-caprino sardo.
«La vaccinazione a tappeto, estesa anche ai mesi di maggio e giugno, rappresenta una scelta pericolosa che ignora completamente il contesto zootecnico regionale e rischia di infliggere un colpo durissimo alle aziende ovine della Sardegna – dichiara Emanuele Cera -. Vaccinare le pecore in piena fase di fine allattamento, infatti, significa compromettere la produzione di latte, anticipando l’asciutta e determinando un crollo della possibilità di trasformazione e commercializzazione del prodotto.»
«Siamo nel pieno della monta: in questo periodo gli arieti vengono inseriti nelle greggi e solo se le pecore sono in condizioni fisiche e comportamentali ottimali si può sperare in una fecondazione efficace – aggiunge Emanuele Cera -. Lo stress sistemico causato dalla vaccinazione, proprio adesso, rischia di compromettere non solo la produzione attuale ma anche l’avvio della prossima stagione riproduttiva.»
«La Giunta regionale proceda con urgenza a una seria riflessione sull’effettiva compatibilità tra le esigenze sanitarie e quelle zootecniche, affinché la profilassi non si trasformi in un altro ostacolo per un comparto che opera puntualmente nell’incertezza. La Sardegna non può più permettersi errori di superficialità sulle spalle dei suoi pastori», conclude Emanuele Cera.
Antonio Caria



















