Si è svolta stamattina, venerdì 30 maggio 2025, nella sala Benedetto XVI della Curia arcivescovile di Cagliari, la presentazione dei progetti e dell’utilizzo dei fondi 8xMille nella diocesi di Cagliari, promossa dal Servizio diocesano del Sovvenire in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali e con la Fondazione Kalaritana Media, ed il supporto dell’economato e dell’Ufficio tecnico per l’edilizia di culto e per i beni culturali. Sovvenire è il servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica basato su diversi valori ecclesiali e civili: una visione di Chiesa-comunione, la solidarietà e la perequazione, la corresponsabilità e la trasparenza.
La mattinata di lavori, coordinata dalla direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali Maria Luisa Secchi è stata scandita da due momenti fondamentali. Sono intervenuti l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei monsignor Giuseppe Baturi, il responsabile del Servizio diocesano del Sovvenire don Alessandro Simula, il Vicario episcopale per l’amministrazione dei beni temporali della Chiesa don Giuseppe Camboni, l’economo Massimiliano Rocco, il direttore dell’Ufficio tecnico per l’edilizia di culto e per i beni culturali don Mario Pili e Marcello Porceddu referente della progettazione Caritas in diocesi.
In occasione di questo incontro è stato prodotto e presentato un video documentaristico che racconta le esperienze dell’8xMille sul territorio e il sito web del Servizio Sovvenire diocesano.
«Il 3 giugno 1985 – afferma l’arcivescovo Giuseppe Baturi – con lo scambio degli strumenti di ratifica tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, entrava in vigore l’accordo di revisione del Concordato del febbraio 1984 e il Protocollo addizionale dello stesso anno, segnando un passaggio epocale per i rapporti tra Stato e Chiesa in Italia. Si trattò di una riforma che modificava radicalmente il sistema dei benefici ecclesiastici, superando il vetusto modello della congrua e aprendo la strada a un sistema nuovo, fondando su principi di giustizia, solidarietà e corresponsabilità. Questo Accordo – sottolinea – costituisce il frutto di un lungo lavoro di confronto tra Chiesa e Stato, culminato nella creazione di una commissione paritetica che avrebbe dovuto delineare una normativa organica sui beni ecclesiastici e gli impegni finanziari dello Stato. Il suo obiettivo era chiaro: superare un sistema ormai inadeguato alle esigenze pastorali e costituzionali del tempo, instaurando un nuovo modello di cooperazione che fosse trasparente, equo e maggiormente aderente ai principi evangelici e conciliaristi.»
L’8xMille è una delle principali fonti di finanziamento delle opere e attività pastorali della Chiesa, tra cui quelle destinate alle persone più fragili, alle famiglie, ai giovani, alle missioni. Esso non solo è un moltiplicatore concreto di risorse e servizi per i bisognosi, ma è anche uno strumento di promozione e salvaguardia del lavoro, di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico, culturale, architettonico. Inoltre, esso è un volano per incrementare le attività di welfare comunitario, anche attraverso la costruzione di reti di solidarietà e il rafforzamento di una vera e propria cultura del volontariato.




















