Non c’è angolo della Sardegna dove non sia conosciuto: Piero Vargiu, noto come “Pierino”, ha unito la fotografia a una passione nata frequentando le sagre dell’isola: quella di immortalare quelle che possiamo tranquillamente definire le nostre memorie storiche, gli anziani. Da lì l’idea di fotografare i centenari.
Sono oltre 500 le persone, tra donne e uomini che hanno compiuto e superato il secolo di vita, che sotto lo zoom della macchina fotografica di Pierino che, insieme a sua moglie Angela, intervista i nonnini e le nonnine, chiedendo loro aneddoti della loro vita ma, soprattutto, la ricetta dell’elisir di lunga vita. Ma lasciamo che sia lui a raccontarci la sua vita e la sua attività.
Pierino, tu sei di Aritzo, ma risiedi a Elmas. Parlaci un pò di te.
Io tutti i giorni, quando mi fermano per strada, dico sempre: <<Io sono della Sardegna>>. Io non faccio mai riferimento ai paesi dove sono nato e vissuto. I miei genitori erano di Aritzo, ma ci ho vissuto poco. Già da piccolo ero sempre in giro.
Come nasce la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia nasce, per gioco, girando le sagre della Sardegna. Prima, però, nelle processioni religiose, dove fotografavo le vecchiette e poi le centenarie.
Chi è stato il primo centenario che hai fotografato?
Si tratta di una donna, una signora di Meana Sardo che aveva 109 anni. Poi non mi sono fermato più. A oggi siamo a quasi 580 centenari, immortalati in ogni angolo della Sardegna. È stato un percorso bellissimo, non è stato neanche facile. Grazie a Dio, mi sono messo alle spalle le cose non belle e continuo a mettermi tutto dietro. Poi, il giorno che non avrò più le forze, mi riposerò.
Le mostre che fai sui centenari sono uscite anche dalla Sardegna.
Premetto che ho anche pubblicato due libri sui centenari. Abbiamo realizzato questa mostra che ha girato circa 80 paesi di Sardegna. Siamo stati a Genova, in Svizzera, in Germania e in Canada. Sono stato contattato e intervistato da tanti giornalisti con la G maiuscola. Ho collaborato e regalato foto a riviste e giornali.
I tuoi prossimi obiettivi.
Il mio prossimo obiettivo è di continuare a fotografare finché tiene la salute. L’altro giorno ho fotografato quattro centenari a Genoni. Il giorno dell’Immacolata ne devo fotografare una a Capoterra. La cosa più bella è che vado a trovarli a casa loro.
Antonio Caria



















