Rinnovato, interattivo, moderno ma sempre nella sua sede storica: nel corso della conferenza – aperta dalla presidente della Fondazione, Caterina Pes, e dai saluti del sindaco di Ghilarza, Stefano Licheri, del direttore della Fondazione Gramsci Roma, Francesco Giasi, del commissario straordinario della Provincia, Battista Ghisu, dell’assessora regionale della Cultura, Ilaria Portas, dei giovani discendenti di Gramsci, Galatea e Tarquinio, arrivati dalla Russia – è stato illustrato alla numerosa platea il progetto che ha ridato vita alla Casa Museo. Presentati dal giornalista Vito Biolchini, gli architetti Fabiana Ledda e Paolo Russo (dello studio Lerua) hanno raccontato e mostrato la trasformazione architettonica, l’architetto Alessandro D’Onofrio (Mudra Architetti) si è soffermato sull’allestimento museografico, Maria Luisa Righi, curatela, sulla selezione e ricerca degli oggetti, delle opere e delle collezioni gramsciane. Tra le novità del rinnovato museo, la possibilità di visitare e conoscere la Casa in maniera virtuale, grazie al lavoro di Filippo Menolli e Manuel Bazzanella della Digital Mosaik.
Il taglio del nastro, affidato all’assessora Ilaria Portas e a Caterina Pes, ha aperto la casa che fu della famiglia Gramsci, che già questa mattina centinaia di persone hanno potuto visitare. Oltre agli spazi moderni e rinnovati, all’interno è stato possibile vedere e apprezzare i cortometraggi ‘Infanzia e gioventù di Gramsci’ del Collettivo Mira (Alessandra Atzori e Milena Tipaldo) con la regia di Paolo Zucca e Alessandra Atzori, e ‘Il rivoluzionario’ di Giuseppe Casu, oltre al video del concerto di Paolo Fresu ‘Musica e Libertà’ eseguito in occasione del 130° anniversario della nascita di Antonio Gramsci.
L’intero evento inaugurale è stato curato dalla Heuristic associazione culturale, partner della Fondazione Casa Museo di Antonio Gramsci Ghilarza.






















