C’è grande soddisfazione ad Alghero per l’iscrizione delle domus de janas come Patrimonio dell’Umanità.
«È un traguardo importante sotto il profilo della conservazione e salvaguardia di questo tesoro unico, ma anche un’irripetibile occasione di sviluppo culturale, turistico ed economico per i territori che ospitano i siti, troppo spesso esclusi dai principali circuiti turistici. Il riconoscimento internazionale offre nuove prospettive e conferma che la Sardegna possiede un patrimonio storico inestimabile, di cui dobbiamo essere sempre più consapevoli per costruire un modello di crescita sostenibile, radicato nell’identità e nella storia dei luoghi», ha detto il sindaco, Raimondo Cacciotto.
Sabato a Parigi c’era l’assessora della Cultura Raffaella Sanna che fin dall’inizio del mandato, un anno fa, ha partecipato alle varie fasi della candidatura avviata nella precedente legislatura. «Questo riconoscimento è un grande traguardo per tutta la Sardegna e per la nostra comunità – sottolinea Raffaella Sanna -. Alghero ha creduto fin dal primo giorno nella forza di questa candidatura e oggi raccogliamo i frutti di un grande lavoro condiviso, iniziato nella precedente consiliatura e portato avanti e finalizzato con determinazione e passione nel nostro mandato. La nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità non hanno colori politici e dobbiamo essere responsabili nel preservarli e valorizzarli. Grazie al ministero della Cultura, alla soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Sassari e Nuoro, al CESIM, capitanato con autorevolezza e tenacia dalla professoressa Giuseppa Tanda, che ha messo in moto un meccanismo straordinario che valorizza anni di studi, collaborazione tra istituzioni, comunità e mondo della ricerca e dell’università.»
Antonio Caria



















