“Raccontando d’Amore – Cronache dalla Sardegna del Secondo Dopoguerra”, Editoriale Documenta, presenta in quattro volumi un capillare lavoro al femminile, realizzato da attente intervistatrici-ricercatrici, sulle rievocative memorie che definiscono la dimensione sentimentale e di testimonianze matrimoniali riferite alla metà del Novecento in Sardegna.
Un patrimonio culturale di storie affettive, di legami genuini e duraturi d’amore che, talvolta, passavano attraverso i meccanismi di dimensione comunitaria, le mediazioni operate da familiari o i frequenti matrimoni combinati da paralimpos.
Il secondo volume aveva ospitato il racconto della signora di Illorai Lucia Muredda, la cui testimonianza, titolata “Un bagaglio di sogni”, era stata raccolta da Caterina Cossa; la narrazione focalizzava l’attenzione sul fenomeno del matrimonio per procura, pratica assai diffusa negli anni Cinquanta/Sessanta e dettata dalla condizione di emigrazione che aveva portato, anche tantissimi sardi, in Australia, Canada, Americhe, creando così la necessità di maturare dei matrimoni a distanza.
Il quarto volume – presentazione a Illorai il 13 dicembre, alle ore 18.30, nel salone parrocchiale Santa Rughe – raccoglie la testimonianza di Raimonda Giuseppa Mussone, intervistata da Tiziana Virde.
Sul filo della memoria si rievoca l’amore di coppia, il corteggiamento tradizionale e la forte idealizzazione dei sentimenti che si coronavano nell’obiettivo primario di matrimonio, caratterizzato nella costruzione di un legame duraturo, e di maternità.
Una psicologia sociale e di coppia che contrasta con le sperimentazioni relazionali odierne e con l’evoluzione storica dei sentimenti.
La pubblicazione delle opere sono state spalmate nell’arco di un triennio e si
avvalgono della consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna.
Cristoforo Puddu


















