Maria Doloretta Lai, presidente dell’Istituto di Studi e Ricerche, ha aperto lavori per l’evento organizzato in occasione dei cinquant’anni dalla morte, dedicato al famoso pensatore sassarese Camillo Bellieni, che si è tenuto, nei giorni scorsi, nell’Aula Magna del rettorato dell’Università di Sassari.
«Con orgoglio il nostro istituto porta il nome di un personaggio fondamentale per la storia culturale e politica del Novecento sardo. Non potevamo non omaggiarlo con questa iniziativa per i cinquant’anni dalla scomparsa», ha detto Maria Doloretta Lai che ha raccolto l’eredità lasciata dal compianto professor Michele Pinna.
«Bellieni è stata fonte ispiratrice per il fondatore dell’Is.Be, Michele Pinna», ha precisato Daniela Masia, coordinatrice dell’incontro, che ha ricordato come un paio d’anni fa proprio Pinna si adoperò per intitolare la sala consiliare del rettorato a Camillo Bellieni.
Sono intervenuti anche Maria Picciau, soprintendente ai beni archivistici della Sardegna, che ha espresso soddisfazione per il riordino e l’inventariazione dell’archivio privato di Bellieni, donato dal figlio Nicola nel 2007. Proprio le prime due relazioni, tenute dal funzionario dell’archivio, Enrico Fenu, e dall’archivista Stefano Alberto Tedde, curatore il primo e operatore il secondo, hanno mostrato la perizia con cui sono stati condotti i lavori che hanno fatto emergere un archivio familiare molto articolato, con carte che risalgono addirittura alla fine del ‘600.
«Camillo Bellieni fu influenzato dai filosofi del diritto che hanno insegnato nei due atenei dell’isola nei primi del ‘900, ed è stato portatore di una forma originale di federalismo», ha sostenuto Alberto Contu, mentre del Bellieni storico hanno parlato l’emerito rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino e Vanni Piras.
Dopo i saluti del sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, il direttore scientifico dell’Istituto, Antonello Nasone, ha chiuso i lavori rievocando sia i rapporti tra Camillo Bellieni e Giovanni Gentile, sia la centralità della figura di Attilio Deffenu, decisiva nel cammino di formazione del pensatore sassarese.
Antonio Caria


















