Un giovane Antonio Gramsci privato, intimo, umano. Questo ci racconta Teresina, l’ultima delle sorelle Gramsci e con cui Antonio è stato più complice, nel riportarci agli anni di gioventù di uno tra i più grandi intellettuali del Novecento.
In scena domenica 19 ottobre nell’orario invernale delle 17:00, con Marta Proietti Orzella e Renata Manca, per la regia Susanna Mameli e produzione Anfiteatro Sud, “Tutto tranne Gramsci” ci regala l’intima riflessione di Teresina, ormai adulta, su un Antonio Gramsci sconosciuto, domestico, quotidiano. Liberamente ispirato a “Le donne di casa Gramsci” di Mimma Paulesu Quercioli (nipote di Antonio e figlia proprio di Teresina), lo spettacolo racconta un lato meno conosciuto, familiare, del grande intellettuale, offrendo l’occasione di interrogarsi su quanto la vita di un uomo sia intrecciata con la vita degli altri tanto da arrivare ad esserne il riflesso, l’estensione, il proseguimento nei gesti, negli ideali, nelle aspettative.
Teresina ci regala un giovane Antonio che fragile e determinato accetta le sfide del destino senza esitazioni, con le donne di casa che lo sostengono e lo amano. Lo spettacolo omaggia inoltre la figura della madre di Gramsci, Giuseppina Marcias, che di fronte alle più grandi avversità si rimboccò le maniche continuando a lavorare, lavorare, lavorare, e con la cui presenza la regista Susanna Mameli omaggia la figura della Madre in Sardegna: «Volevo semplicemente consegnare la figura di Antonio Gramsci a coloro che non lo conoscono affatto – dice Susanna Mameli – sapevo che per alcuni Gramsci era solo il nome di una via o una piazza, quindi con questo lavoro desideravo che conoscessero le sue origini e ne rimanessero incuriositi. Raccontiamo di donne forti e di grande carattere, caparbie, orgogliose e grandi lavoratrici, capaci d’inventarsi ogni cosa pur di non farsi tradire dalle incursioni fatali del destino».



















