«Come Regione Sardegna consideriamo il tema dell’energia da fonti rinnovabili nella sua interezza, quindi non solo eolico e fotovoltaico, ma tutte le risorse, inclusi l’idroelettrico e il geotermico, di cui parliamo oggi. La nostra Isola può darci grandi soddisfazioni da questo punto di vista perché possiede risorse naturali importanti da valutare e studiare. Stiamo affrontando il tema anche nell’ambito del Piano energetico regionale e l’iniziativa odierna, organizzata in ambito accademico, è un’occasione per esprimere la nostra visione ma soprattutto ascoltare gli esperti del settore, che possono fornirci elementi importanti per calibrare meglio le nostre valutazioni.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento in apertura del convegno “Geotermia: Potenzialità, Opportunità di Sviluppo e Buone Pratiche in Sardegna”, organizzato questa mattina dall’Assessorato e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari nell’aula magna della facoltà, in collaborazione con l’Unione Geotermica Italiana (UGI), l’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, la Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, l’Ordine dei Periti Industriali di Cagliari e l’Ordine dei Geologi della Sardegna.
Alla sessione mattutina dell’evento sono intervenuti, tra gli altri, il professor Bruno Della Vedova, presidente dell’Unione Geotermica Italiana, che ha illustrato le potenzialità e prospettive della geotermia, e l’ingegner Sergio De Benedictis, direttore del servizio Saera dell’assessorato dell’Industria, che ha parlato degli aspetti normativi e procedurali.
La sessione pomeridiana è stata dedicata alla presentazione di casi di studio e buone pratiche, con interventi dedicati a progetti virtuosi come la geotermia ad uso termale nel Medio Campidano, il progetto pilota del comune di Viddalba per uso teleriscaldamento e altri modelli di riferimento sperimentati in Sardegna e nel resto d’Italia.
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda per favorire il confronto e la condivisione di idee moderata professor Gian Piero Deidda, docente di Geofisica Applicata.



















