Massimo Zedda, 49 anni, è tornato alla guida della città capoluogo il 17 giugno 2024, a distanza di cinque anni e 74 giorni dalla conclusione della precedente esperienza, iniziata il 1° giugno 2011 e conclusa il 5 aprile 2019. A partire dal 17 giugno 2024 ricopre anche la carica di sindaco metropolitano, che aveva già ricoperto dal 2017 al 2019.
Sindaco Zedda, in che misura le scelte da lei fatte hanno inciso sullo sviluppo della Città in questo primo scorcio di consiliatura?
«Dal punto di vista politico, c’è una forte sinergia con la Regione. L’amministrazione comunale sta lavorando con impegno e passione. Tra i tanti, citerei due interventi strategici per la città: il piano complessivo di riqualificazione del quartiere Sant’Elia (dal rifacimento dei sottoservizi per poi spaziare da lavori di edilizia pubblica a interventi socio-sanitari, di infrastruttura sportiva e decoro urbano), e i tanti progetti che si realizzeranno grazie alle risorse europee, per esempio nel campo della mobilità sostenibile. L’abbattimento della Tari, il nuovo bando sui rifiuti, la programmazione con nuovo appalto della manutenzione di strade e marciapiedi, la sicurezza stradale, l’approvazione del Piano urbanistico comunale, l’abbattimento delle isole di calore. sono gli altri interventi in corso e obiettivi strategici del breve periodo.»
È delle ultime ore la notizia che il ministero dell’ Interno ha bloccato l’erogazione del Fondo di solidarietà Comunale per l’anno 2025, blocco giustificato il con la mancanza di fondi. Qual è la sua valutazione e soprattutto come ritiene di intervenire presso la Regione e in modo particolare presso il Governo?
«Penso che i Comuni siano le amministrazioni più vicine a cittadine e cittadini. Per questo motivo, tagliare risorse agli enti locali significa non investire, per esempio, su strade e scuole. Siamo anche gli enti meno indebitati. Grazie al lavoro dell’ANCI, i Comuni si distinguono inoltre per essere modelli virtuosi di programmazione, gestione e spesa dei fondi. Urge, al tempo stesso, una maggiore semplificazione delle procedure e il rafforzamento del personale amministrativo.»
In qualità di sindaco della città di Cagliari, quali sono i problemi più impellenti che non possono più essere rinviati, in particolare nel settore del sociale?
«Siamo molto attivi nel campo delle politiche sociali, ancora una volta grazie alla sinergia con la Regione, ma faccio un plauso anche al lavoro che sta portando avanti la nostra assessora, Anna Puddu. Proprio oggi (14 luglio) l’amministrazione ha inaugurato il primo Centro di salute di quartiere a Cagliari, concordato con la Asl del capoluogo, con l’obiettivo di contrastare la povertà sanitaria. Inoltre, abbiamo di recente raddoppiato i contributi per permettere a persone con disabilità, senza dimora, anziani e minori di usufruire di una serie di servizi e iniziative: dall’assistenza domiciliare al sostegno alle famiglie con reddito basso per la frequentazione di minori nei centri estivi in spiaggia. L’abbiamo detto fin dall’inizio della consiliatura: nessuna e nessuno resti indietro.»
In questo avvio d’estate si registra una massiccia presenza di turisti. La città ha risposto positivamente?
«Cagliari è una città turistica ma può e deve ancora migliorare tanto. Il capoluogo sta vivendo un momento decisivo di riqualificazione urbana complessiva. In centro, intorno a via Roma, per esempio, la modernizzazione dell’area intorno all’ex stazione Marittima è un progetto ambizioso, finanziato da privati. Nei prossimi anni sorgeranno un polo turistico, un attracco per grandi yacht, un albergo e una piazza sul mare con spazi verdi e fontane. A Sant’Elia è in corso, invece, la riqualificazione dell’intero quartiere con i progetti di costruzione di uno stadio moderno e del palazzetto dello sport, focalizzati sui grandi eventi. Il piano di sviluppo interessa ogni quartiere. L’obiettivo è quello di sfruttare appieno il potenziale della città e fare di Cagliari un luogo in cui tutte e tutti, residenti e turisti, si sentano a casa. Puntiamo anche sugli eventi culturali (la recente mostra su Enrico Berlinguer ha attirato 25mila persone) e musicali, tutto l’anno.»
Sindaco Zedda, a che punto è il progetto della metropolitana leggera?
«Bisogna avere pazienza. La politica è anche chiamata a trovare soluzioni e a portare avanti i progetti delle precedenti amministrazioni. Detto questo, stiamo studiando con l’Autorità portuale un sistema che permetta di non congestionare il traffico ulteriormente. Si deve accelerare, la città va liberata dai cantieri. Ho trasferito all’Arst, che ha in capo i lavori della metropolitana leggera, questa necessità.»
Quante volte le capita che i cittadini la fermano chiedendole di intervenire con una certa sollecitudine su alcuni specifici?
«Capita ogni giorno. Sono un cagliaritano innamorato della sua città. Ci stiamo impegnando quotidianamente per ridarle bellezza e decoro, dopo tanti anni di mancate manutenzioni.»
Armando Cusa



















