Borutta valorizza una delle sue antiche tradizioni: dal 19 al 21 dicembre si terrà “Sos Furraghes de Mura”, una tre giorni dedicata al fuoco, alla memoria del lavoro e ai sentieri lenti della Piana di Mura. L’evento si svilupperà su un percorso di circa sei chilometri tra vallate mozzafiato, resti di fornaci abbandonate e suggestive pinnetas in pietra. Il via sarà venerdì 19 dicembre con il rituale della preparazione delle pietre, la sistemazione della fornace e l’accensione del grande fuoco.
La giornata ospiterà anche un laboratorio di “Ascolto Armonico”, dedicato a erbe, yoga e meditazione, e il pranzo feriale ispirato ai pasti dei lavoratori di un tempo. La cena, ideata dall’antropologa Alessandra Guigoni, accompagnerà i partecipanti nella dimensione della gastronomia storica legata alla produzione della calce.
Sabato 20 dicembre sarà la giornata dedicata alla memoria di Luciano Arru, prezioso collaboratore della precedente edizione di Sos Furraghes. Si procederà all’estrazione della calce viva dalla fornace accesa e lo spegnimento nella vasca tradizionale. La mattinata proseguirà con le esibizioni dei Cunsones di Borutta e Thiesi, mentre a seguire si terrà il convegno dedicato alle tematiche della calce, con interventi di studiosi, architetti e testimoni del territorio. Nel pomeriggio si potrà visitare nuovamente la fornace per osservare la calce spenta, mentre la sera sarà all’insegna della tradizione con la preparazione de su pane untinadu e la gara di Cantadores a chitarra, ospitata nei locali dell’ex Asilo.
Domenica 21 dicembre sarà monitorata la fornace spenta e alla spiegazione del processo produttivo della calce, mentre l’escursione “Sos Furraghes” verrà riproposta per gruppi e scolaresche. Le vie del borgo si animeranno poi in un’atmosfera natalizia, con mercatini tradizionali, figuranti in abiti ottocenteschi e momenti di festa condivisa che celebrano l’identità della comunità boruttese. La giornata si chiuderà con una grande grigliata di carne locale.
Durante tutta la manifestazione sarà possibile prenotare visite guidate al Museo di Sorres, al complesso monastico e alla Casa Museo, partecipare a laboratori, noleggiare biciclette e prendere parte a escursioni supplementari.
Antonio Caria



















