Il 5 e il 7 maggio 2025, Blu Food Ogliastra ha fatto tappa a Villagrande Strisaili con due incontri dedicati ai ragazzi delle scuole elementari e medie del paese. Due momenti diversi, ma con un’unica vocazione: trasmettere, attraverso l’esperienza, il valore della qualità, della cultura materiale e del profondo legame tra alimentazione e territorio.
Il 5 maggio, gli alunni sono stati accolti al Molino Demurtas, dove le attuali proprietarie hanno aperto le porte del mulino a pietra costruito negli anni ’30 dal loro bisnonno. Insieme alle catechiste e al sacerdote del paese, i ragazzi hanno potuto scoprire le tecniche antiche e moderne della macinazione dei cereali, toccare con mano la farina appena prodotta, comprendere la differenza tra la produzione artigianale e quella industriale. A ciascun partecipante è stato consegnato un pacchetto contenente prodotti del molino e materiali informativi da condividere in famiglia: il sapere, per essere fertile, deve essere distribuito.
Il 7 maggio, il percorso si è completato con la visita al Panificio Demurtas. Qui, gli studenti hanno assistito al processo di panificazione, imparando a riconoscere la qualità delle materie prime e il rispetto per i tempi della lievitazione. La giornata si è conclusa con una merenda essenziale e simbolica: pistoccu modde, marmellata d’arancia e una spremuta fresca. Ma non una qualsiasi. La spremuta servita era “100% e prusu”, come amano dire a Villagrande – dove il gusto incontra la longevità e nulla è mai solo un gioco di parole.
Le aziende del paniere Blu Food Ogliastra: Verde Vivo Società Agricola Cooperativa, Pistis Maurizio, Stefania Demurtas, Azienda Agricola Mereu Pier Lucio Giuseppe, Società Agricola Su Presuttu., Manca Giuseppe, Molino Demurtas Società A R.L.S., Pan.Dem. S.N.C. Di Demurtas Alfredo & Figli, Mares E Montes Di Delogu Salvatore, Angioi Giovanni, Zona Blu Bar Srls, Cabras Matteo.
«In entrambi gli appuntamenti – dichiara il referente del paniere Blu Food Ogliastra Piero Rubiu – il progetto ha dimostrato la sua vera natura: non una vetrina di prodotti, ma una rete di relazioni, una scuola di consapevolezza, una comunità che si stringe attorno al valore del fare bene. E come il grano seminato nei solchi della memoria, questa esperienza continua a germogliare. Con radici sempre più profonde.»


















