Si può dire riuscita la prima partecipazione di Oschiri a Monumenti aperti. Sono state due giornate molto intense, nel corso delle quali le centinaia di visitatori arrivati nel centro gallurese hanno potuto visitare l’Altare Rupestre di Santo Stefano, la chiesa romanica di Nostra Signora di Castro, la chiesa della Beata Vergine Immacolata, il MuseOs – Museo Archeologico ed Etnografico di Oschiri.
Piena soddisfazione è stata espressa dal sindaco, Roberto Carta: «Un altro tassello per offrire una proposta qualificata e dei servizi turistici all’altezza del patrimonio archeologico e storico-artistico oschirese. Un altro valido sforzo per rendere i nostri bambini consapevoli e orgogliosi del proprio paese e della sua storia».
«Visitatori che hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare anche la ristorazione e la gastronomia locale. Visitatori che hanno pernottato nelle varie strutture che offrono posti letto – prosegue Roberto Carta -. Un fine settimana all’insegna della valorizzazione e della promozione del territorio. Per questo ringraziamo i validi professionisti e volontari. Pasqualina Carta, Antonio Sotgiu, Gianpaola Langiu, Francesco Piras, Simona Carta, Andrea Ruiu, Emiliano Paris, Giulia Pudda per la costante ed entusiasta presenza e l’aiuto prezioso offerto. Gli archeologi presenti a Santo Stefano: Natalia Guiso e Cesare Fronteddu, per la significativa partecipazione e l’interessamento. L’operatore museale Giovanni Putzu che ha garantito l’apertura del MuseOs e collaborato fattivamente alla buona riuscita del progetto.»
«Un grazie di cuore alle specialissime guide turistiche di questa prima edizione di Monumenti aperti a Oschiri: i bambini e i ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle classi prima e seconda della scuola secondaria di primo grado. Un ringraziamento speciale alle insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Oschiri per avere motivato i loro alunni a fare questa importante esperienza», conclude Roberto Carta.
Antonio Caria



















