Anche per il 2025, il comune di Padria ha rinnovato l’adesione per Monumenti aperti. Il paese del Villanova aprirà, quindi, le porte dei suoi siti sabato 31 maggio, dalle 15.30 alle 19.00, e domenica 1 giugno, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00.
«Consideriamo l’evento un’occasione fondamentale per il paese e per il suo territorio, poiché l’appuntamento fornisce l’opportunità di promuovere i numerosi e affascinanti siti archeologici, i beni culturali e artistici, avvalendosi della preziosa collaborazione di tutti i cittadini, delle scuole, dei comitati, e di rafforzare il senso identitario e di appartenenza alla nostra piccola ma viva comunità – hanno dichiarato il sindaco Alessandro Mura e l’assessora della Cultura, Angela Dettori -. La partecipazione e la collaborazione di tanti bambini e giovani studenti, nelle vesti di volontari, protagonisti delle visite animate e delle narrazioni, è il segno più evidente e forte del successo, poiché, con la loro spontaneità, trasmettono passione ed entusiasmo. Il nostro territorio ha un patrimonio di cui non conosciamo integralmente il valore. L’esigenza è quella di far assumere, attraverso questi eventi, alla nostra comunità, la consapevolezza di questo immenso patrimonio, riscoprire le proprie tradizioni e riconoscersi nelle proprie radici con una conoscenza non solo teorica ma appresa sul campo, per poter raccontare a tutti i visitatori le nostre bellezze.»
I siti visitabili saranno le chiese di Santa Giulia, San Giuseppe, Santa Croce e di Nostra Signora degli Angeli, il parco dei tre colli, il complesso archeologico di Palattu, il convento francescano, i nuraghi Binza e Longu, il museo civico archeologico. Gli eventi collaterali saranno caratterizzati dall’esibizione dei piccoli Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, dei gruppi folk “Nostra Signora de su Saludu” di Pozzomaggiore e “Giuliana Carta” di Thiesi. In programma anche una mostra archeo-sperimentale della civiltà nuragica, nascita del bronzetto “Lo spadaccino” di Padria a cura di Andrea Loddo.
Antonio Caria


















