Sabato 11 e domenica 12 ottobre, Quartu Sant’Elena ritorna al passato grazie a “Lollas”, evento dedicato alla cultura e alla tradizione, con l’apertura di cinque antiche dimore: la casa campidanese, un antico convento, i vecchi magazzini ferroviari e un’antica cantina.
Protagonista sarà anche la musica animerà entrambe le serate: sabato all’Ex Convento è in programma un tributo a Fabrizio De Andre’, di e con Giammaria Monti e Mauro Mibelli, ma le note risuoneranno anche nelle case, con il concerto d’arpa di Manuela Fadda, il liveset con Rizoma, la versata campidanese. E poi ancora Guendalina Anichini Duo, Tanzler Side, Smooth Project. Si proseguirà poi domenica con il Riccardo Mannai Trio, Sese Corrias e la Compagnia Mocambo, Sara Setzu, Paul Verosi, Chiara Effe, Claudia Ottavia, Silvia Follesa e Fabrizio Lai, Dj Ramon, Salvatore Amara & The Easy Blues Band.
Spazio anche alla poesia, con i versi che andranno ad accentuare quell’atmosfera romantica caratteristica della rassegna. A Sa Dom’e Farra ‘L’Armata dei versi’ racconterà frammenti di vite di donne scritti, raccontati e musicati, cui farà seguito ‘L’Elogio alla fatica’ di e con Leonardo Onida. E all’ex Convento dei Cappuccini spazio alla presentazione del libro ‘La donna che uccideva le fate’ di Gesuino Nemus, a cura di Nello Rubattu, seguita dal concerto poetico e di videoarte ‘La vera storia degli elementi’, di Leonardo Onida con Beppe Dettori. Non mancheranno gli eventi diffusi, con le installazioni poetiche nelle vie del centro storico con il DUP (Decoro Urbano Poetico) e i Muri Parlanti, proiezioni poetiche sulle facciate dei palazzi. Sa Dom’e Farra, costantemente interessata da iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio identitario, ospiterà la mostra di abiti ‘L’evoluzione dell’abito femminile dall’800 al 900’, a cura delle associazioni Su Idanu e Femminas, e l’evento dedicato al ‘Rituale di Adone Babbai o Sardus Pater , un dialogo tra mito e tradizione che si concretizzerà anche in una trasposizione scenica a cura dell’ Associazione Città di Quarto.
Antonio Caria



















