Il comune di Riola Sardo si prepara ad accogliere la prima edizione della Festa dell’Olio, un evento promosso dal Comune con il sostegno del GAL Sinis, la collaborazione di ATI Olio del Sinis e l’organizzazione dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. La manifestazione si svolgerà il 20 e 21 agosto 2025 negli spazi dell’Antica Chiesa di Santa Corona, con due giornate dedicate alla promozione della filiera olivicola e alla diffusione della cultura enogastronomica del Sinis, attraverso degustazioni, incontri tematici e intrattenimento musicale.
«Ospitare a Riola Sardo la prima edizione della Festa dell’Olio – dichiara il sindaco Lorenzo Pinna – è per noi un grande motivo d’orgoglio. La nostra comunità è riconosciuta come Città dell’Olio dal 2017 e questa manifestazione rappresenta un ritorno alle origini, riprendendo una tradizione che già in passato aveva animato il paese. Oggi lo facciamo con un nuovo slancio, grazie al lavoro congiunto all’interno del circuito del GAL Sinis insieme a Baratili San Pietro, San Vero Milis e Cabras, dove ogni comune valorizza il proprio prodotto identitario. Per Riola, l’olio extravergine d’oliva è senza dubbio uno di questi simboli. Questa edizione rappresenta l’anno zero della Festa dell’Olio. L’auspicio è che, di anno in anno, l’evento possa crescere fino a diventare un appuntamento di riferimento nel panorama regionale.»
Nel Sinis, gli ulivi e l’olio che producono sono parte dell’identità collettiva tanto quanto i paesaggi lagunari, le chiese campestri e il patrimonio archeologico. Ogni bottiglia racchiude il lavoro di aziende radicate nel territorio e la memoria di una tradizione che oggi guarda al futuro. Qui trova la sua massima espressione la Semidana, varietà autoctona profondamente legata a questo territorio. È proprio questa cultivar a conferire all’olio del Sinis un carattere unico, diverso dagli altri oli sardi: profilo sensoriale equilibrato, fruttato medio, note erbacee, sentori di mandorla e una versatilità che lo rende protagonista sia nella cucina quotidiana sia nelle preparazioni più ricercate. Una peculiarità che nasce dall’intreccio tra biodiversità locale e saperi agricoli tramandati, rendendo l’olio del Sinis un unicum nel panorama degli oli sardi, un segno distintivo che lo rende immediatamente riconoscibile.
È in questo contesto che prende forma il progetto “Olio del Sinis”, finanziato dal GAL Sinis nell’ambito della Misura 19.2 del PSR Sardegna 2014-2022. Capofila dell’ATI è l’Azienda Olivicola Semidana di Riola Sardo, affiancata dalle aziende agricole Massimo Dessì Lai di Cabras, Rita Fanari di Baratili San Pietro, Maurizio Mocci di Riola Sardo, OPM Società Agricola Semplice di Narbolia, Giovanni Matteo Corrias di Riola Sardo, Giuseppe Agostino Lasiu di Nurachi, Giorgio Ortu di Narbolia e Francesco Salvatore Perra di Baratili San Pietro.
Nove realtà unite dalla volontà di fare squadra per promuovere, in maniera coordinata, l’olio extravergine DOP del Sinis e rafforzarne il posizionamento neiì mercati regionali e nazionali. attraverso la creazione di un marchio territoriale, organizzazione di eventi e manifestazioni, degustazioni guidate, eventi, promozione nel canale HO.RE.CA. ed educational tour rivolti a operatori e comunicatori del settore.

















