Sono in arrivo, al Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, oltre 23 milioni di euro per un nuovo pacchetto di opere irrigue.
13 milioni 400 mila euro saranno destinati alla Piana di Chilivani con la nuova derivazione dal Rio Mannu: l’opera più imponente garantirà una fonte d’acqua flessibile e sicura per un distretto cruciale. Quattro milioni 500mila euro andranno alla impermeabilizzazione del canale irriguo di Perfugas ed eliminare le dispersioni. Tre milioni 100mila euro saranno destinati alla rete Chilivani-San Nicola per eliminare l’interferenza della condotta anello con il quartiere di San Nicola. Un milione 76mila euro andranno 1,76 milioni di euro alla Bassa Valle del Coghinas per la razionalizzazione del settore irriguo a la Muddizza. 250mila euro serviranno per la manutenzione degli impianti di sollevamento di Sugliana a Valledoria.
Per il presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna Anton Pietro Stangoni: «E’ l’avvio di una programmazione attesa da anni. Grazie alle risorse FSC e ai fondi del Piano regionale di bonifica destinati ai consorzi, possiamo ora intervenire sui punti più fragili e strutturali della rete. È una scelta strategica e concreta a servizio dell’agricoltura, che riconosce il valore economico e sociale del nostro territorio».
«Una parte importante di questi investimenti riguarda la Piana di Chilivani, un’area agricola fondamentale per allevamenti e colture foraggere – gli fa eco il vice presidente Francesco Pala -. Con i nuovi interventi avremo una rete più sicura, ridurremo i rischi di fermo irriguo e potremo contare su un’alimentazione flessibile grazie alla derivazione dal Rio Mannu. Per gli agricoltori significa programmazione, affidabilità e minori vulnerabilità. Era uno degli obiettivi principali che ci eravamo posti quando ci siamo candidati al governo del Consorzio.»
Il direttore Generale Giuseppe Bellu sottolinea invece la visione tecnica: «I progetti che oggi prendono avvio sono frutto di un lavoro tecnico multilivello: analisi idrauliche, rilievi infrastrutturali e confronto con i distretti. Sono opere pensate non solo per risolvere criticità attuali, ma per costruire un sistema più moderno, digitale e interconnesso. Ora inizia la fase operativa, con progettazioni esecutive, autorizzazioni e programmazione dei cantieri».
Antonio Caria