Grazie ai lavori di ristrutturazione conclusi recentemente, sarà presto operativa la prima delle due strutture abitative assistite previste nell’ambito del progetto “Housing First – Prima l’alloggio”, promosso dal comune di Sorso e dal PLUS dell’Ambito Territoriale Sociale Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dall’Unione europea – Next Generation EU.
Il progetto è stato finanziato con 710mila euro prevede anche la realizzazione di una seconda struttura, attualmente in fase di completamento, in una villetta confiscata alla criminalità organizzata in località Platamona.
«Questa inaugurazione rappresenta un passo concreto verso un’idea di città che mette al centro la dignità delle persone – dichiara il sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas -. L’attivazione della prima struttura Housing First nel territorio vasto dell’Ambito Territoriale Sociale di riferimento, era uno degli obiettivi contenuti nelle linee di mandato del Sindaco per il quinquennio 2024-2029, ed è il frutto di un lavoro condiviso tra l’Amministrazione comunale, il Servizio per le Politiche sociali e quello dei Lavori pubblici del comune di Sorso, e la rete del PLUS. Ciò che abbiamo realizzato non è un mero alloggio: è una nuova possibilità di vita per chi si trova in una condizione di marginalità e vuole ricostruire il proprio percorso, supportato da un’équipe professionale dedicata. Voglio rivolgere un sentito ringraziamento al personale dei Servizi sociali e del Settore Lavori pubblici del Comune, nonché al personale dell’Ambito Territoriale Sociale PLUS di Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino, per l’impegno e la competenza dimostrata in ogni fase del progetto, per il supporto e la collaborazione strategica che hanno permesso il raggiungimento di questo importante traguardo.»
All’interno delle strutture sarà garantito un percorso personalizzato di accompagnamento verso l’autonomia, con il supporto di un’équipe multiprofessionale: ogni ospite verrà seguito con un progetto individuale finalizzato al recupero della propria autonomia personale, relazionale e lavorativa. La permanenza sarà temporanea, con una durata massima di 24 mesi, come previsto dalle linee guida dell’Housing First.
«L’inclusione sociale passa attraverso azioni concrete – sottolinea l’assessora delle Politiche sociali, Serena Camboni -. Questo progetto rappresenta un modello innovativo di accoglienza e accompagnamento, pensato per restituire dignità, opportunità e strumenti a chi si trova in situazioni di disagio abitativo. Non è assistenzialismo, ma un percorso di crescita e reinserimento, che mette al centro la persona e i suoi bisogni.»
Antonio Caria


















