La Fondazione “Carlo Enrico Giulini”, l’impresa sociale “Lavoro Insieme”, Terre Ritrovate, l’impresa sociale Accademia del Buon Gusto e Malik Ets a settembre hanno dato vita al Centro risorse per il Gerrei “MiAttivo”, un centro competenze di prossimità per l’autonomia e l’inclusione sociale e lavorativa, incubatore di attivazione per i singoli e i gruppi. L’attività entra in questi
giorni nel vivo con una serie di iniziative.
Corso di formazione per aiuto cuochi. Il progetto prevede un corso base di cucina riservato a 12 beneficiari, organizzato dall’Accademia del Buon Gusto: avviato il 12 novembre, si svolge a San Nicolò Gerrei e rafforzerà le competenze nella ristorazione. I giovani partecipanti acquisiranno le tecniche base per intraprendere un percorso professionale nel settore food. I beneficiari saranno accompagnati e orientati verso inserimenti lavorativi presso le imprese del territorio.
Workshop internazionale. Giovedì 20 novembre nella sede dell’azienda “Bresca Dorada”, in località Cann’e Frau a Muravera, è in programma il secondo workshop organizzato da “MiAttivo”, dal titolo “Approfondimento e connessione”, in cui si approfondiranno buone pratiche europee sull'imprenditoria e la partecipazione giovanile, con testimonianze di coworking e coliving rurali e sul ruolo dei progetti europei nella formazione dei giovani imprenditori. Si tratta di una giornata formativa e interattiva in lingua inglese che coinvolgerà i partner di MiAttivo e i partecipanti stranieri della Study Visit “SEED – Sharing Expertise & Empowering Development”.
Dal 17 al 23 novembre è in svolgimento, infatti, una visita di studio per operatori giovanili, finanziata dall’Agenzia nazionale per i giovani, nell’ambito del programma Erasmus+, che mira alla formazione degli operatori giovanili anche attraverso strumenti digitali, quali l’intelligenza artificiale, per aiutarli a lavorare meglio con i giovani. L’iniziativa coinvolge 30 persone provenienti da sei Paesi diversi, tra cui l’Italia, appartenenti ad aree svantaggiate d’Europa che affrontano sfide simili a quelle dei territori sardi delle zone interne. All’interno del progetto MiAttivo, con l’iniziativa “L’Europa è vicina”, Malik si propone di portare nel Gerrei un percorso innovativo che unisce formazione ed esperienza internazionale creando un ponte concreto tra il territorio e l’Europa.
Incubatore di progetto. Il progetto ha preso l’avvio con un premio call for ideas, in cui l’idea base era di riportare sulle nostre tavole lo zafferano di collina. Come passare da una produzione familiare a una artigianale? E come trovare uno sbocco commerciale con una piccolissima produzione iniziale ma che ogni anno raddoppia?
Tutto l’iter è costantemente seguito dai partner del progetto: la riscoperta dell’esperienza familiare, la selezione e il recupero di bulbi autoctoni, la loro conservazione prima del nuovo impianto, la coltivazione in terreni ritrovati alla produzione, la raccolta dei fiori (che cade proprio in questi giorni) e infine la loro lenta essiccazione. Ora il progetto continua con la certificazione della qualità della produzione e della conservazione, un nuovo packaging, una nuova etichetta e la promozione di un prodotto ad alto contenuto sociale.
Nel contesto territoriale di riferimento (Gerrei, Sarrabus e Trexenta), si riscontrano problemi di marginalità, abbandono scolastico, fuoriuscita precoce da tutti i sistemi codificati di empowerment, autopromozione, formazione e autoimpiego: elemento, quest’ultimo, che contribuisce all’abbandono da parte dei giovani – soprattutto quelli più qualificati – di questo territorio, per cercare altrove maggiori opportunità lavorative.
MiAttivo mette in campo azioni che favoriscono il contrasto della povertà e la definizione di percorsi personalizzati di inserimento socio-lavorativo che, a partire dai bisogni specifici delle famiglie e delle persone fragili, le accompagnino verso l’autonomia. I destinatari del progetto sono i giovani dai 15 ai 35 anni residenti nel territorio del Gerrei, nel quadro di un processo che parte con l’ingaggio, prosegue con l’attivazione, i percorsi di coaching e la formazione, per chiudersi con la finalizzazione, ovvero la predisposizione di un progetto professionale individualizzato. Sono coinvolte nel progetto anche le piccole imprese del territorio, compresi Sarrabus e Trexenta, attraverso una progettazione integrata che supporta i processi di innovazione produttiva e di promozione territoriale.


















