Sarà Nurri la prossima tappa di Saboris Antigus. L’evento, in programma domani 14 dicembre, prenderà il via alle 9.00 con la Santa Messa nella Parrocchia di San Michele Arcangelo, accompagnata dal coro “Tasis” di Isili. Alle 9.30 ci sarà la pedalata ecologica per le vie del paese dedicata a bambini e adulti, con partenza da piazza Cavour.
Dalle 10.00 alle 11.00 sarà possibile visitare la fungaia “Dinurri” in località Sant’Ambrogio, mentre dalle 10.00 alle 13.00, nella zona artigianale, i visitatori potranno scoprire i segreti del Molino Biologico “La Pietra e il Grano”.
Alle 10.30 il via alla la sfilata dei gruppi in abito tradizionale, i balli itineranti e le esibizioni del coro “Tasis” di Isili e del coro polifonico “San Michele” di Nurri. Nel corso della mattinata e del pomeriggio si esibiranno inoltre il tenore “Murales” di Orgosolo, la banda musicale “Cossu Brunetti” di Nurri, il Gruppo Folk Città di Oristano, il gruppo etnico “Poesias” e il coro polifonico “Flumendosa” di Gadoni.
In piazza Caduti e Invalidi sul Lavoro sarà allestito il Villaggio di Babbo Natale, con animazione per bambini e spettacoli di burattini, mentre dal locale Istellas, sempre alle 10.30, partirà la gita in battello sul Lago Flumendosa. Alle 12.00 in piazza Ingrao spazio ai sapori con lo show cooking curato da Alessandra Nioi.
Alle 13.00 ci sarà il pranzo, mentre alle 14.30, a Casa Mulas, si terrà l’evento dal titolo “Il pane cerimoniale nella tradizione nurrese, tra arte, memoria e simboli”, una dimostrazione dal vivo e un racconto del pane cerimoniale e del rinfresco de Su frammentu, tra gesti antichi e saperi tramandati.
Alle 15.00 è prevista la sfilata di maschere e gruppi tradizionali provenienti da Ottana e Samugheo, le Majorette di Samassi, il Gruppo Folk 78 di Nurri, la banda musicale Cossu Brunetti, e l’esibizione itinerante dello zampognaro con la corna musa di Gioacchino Raffone.
Dalle 16.00 alle 18.00, in piazza Ingrao, sarà protagonista la musica con il concerto del gruppo storico Istentales, mentre alle 19.00 la giornata si chiuderà con un spettacolo pirotecnico.
Non mancheranno laboratori e mostre permanenti: dalla cottura del pane all’aperto alla pasta, cestini e tessile in casa Pitzalis, dalla lavorazione del latte e del formaggio alla tessitura della lana e del torronificio tradizionale, passando per la mostra di pittura, le esposizioni d’epoca, la mostra “Fanis Antigas” e il parco archeologico di Sardajara, dove si potranno visitare la fattoria degli animali, i murales realizzati dalle suore missionarie dell’Incarnazione e la mostra multimediale dell’associazione M.E.D.E.A.
Antonio Caria



















