«L’annuncio dell’aumento del budget regionale per prestazioni sanitarie ambulatoriali e ospedaliere, con 7,5 milioni in più nel biennio 2025-2026 e 1,6 milioni dedicati alla chemioterapia, rappresenta una notizia importante che va sottolineata come positiva. Ma perché questo stanziamento produca effetti concreti sulla vita dei cittadini e riduca davvero le liste d’attesa, è necessario che le risorse vengano indirizzate con criteri chiari, giusti ed efficaci che ci sembra di intravvedere nella delibera di Giunta ma che vanno resi concreti.»
«È fondamentale che questi fondi siano destinati a prestazioni ben definite, come visite specialistiche, esami diagnostici e interventi mirati come le cataratte o altri interventi di cui sia chiara ed evidente la lista d’attesa pubblica o l’emigrazione sanitaria – dichiarano Luciano Turini, segretario provinciale della FAP Acli di Sassari e a Giuseppe Fresu vicepresidente regionale di ACLI Sardegna -. Non possiamo permettere che si trasformino in un’integrazione indistinta delle risorse già assegnate a strutture convenzionate, senza alcun criterio di priorità clinica o territoriale. Così come vanno verificate le capacità di assorbimento delle risorse in strutture pubbliche già allo stremo per le risorse umane disponibili.»
«L’obiettivo non è ideologico: è dare più prestazioni ai cittadini – aggiunge Luciano Turini – e per farlo serve la saggezza cinese: non importa di che colore è il gatto, l’importante è che prenda il topo.»
Anche per questo ACLISalute chiede con forza che l’assessorato dia indicazioni esplicite e vincolanti sul riequilibrio tra nord e sud dell’isola, che oggi vede aree come Sassari, Olbia e Nuoro drammaticamente penalizzate nell’accesso ai servizi.
«Senza un controllo effettivo sull’erogazione delle prestazioni e un riequilibrio reale tra le ASL – ammoniscono Giuseppe Fresu e Luciano Turini – le liste d’attesa non miglioreranno mai, e continueremo ad assistere a disuguaglianze inaccettabili tra territori e tra persone con meno risorse economiche e di conoscenza.»
ACLISalute ricorda che gli impegni su questo fronte sono stati presi ormai un anno fa, sollecitati anche dal sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, e ribadisce che questa è l’occasione per mantenerli.
Infine, i tempi: approvare le delibere di programmazione del contrasto alle liste d’attesa a luglio significa rendere disponibili le prestazioni ai cittadini non prima di settembre-ottobre.
Con una legge di bilancio approvata nei tempi ordinari – entro dicembre – è fondamentale che le risorse siano pianificate e rese disponibili entro gennaio, altrimenti i cittadini resteranno ancora una volta a mani vuote.
ACLISalute si impegna a vigilare:
- sul rispetto del riequilibrio territoriale tra nord e sud Sardegna,
- sulla destinazione mirata delle risorse alle prestazioni realmente necessarie,
- e sui tempi effettivi di erogazione per gli utenti.



















