Prosegue l’edizione 2025 del “Pedras et Sonus Festival” e lo farà ora con la sezione “Tenore”. Venerdì 10 ottobre la rassegna si dividerà in due: alle 17.30, nella Chiesa di Sant’Antonio a Uras, dove bambini apriranno la serata con un breve esito corale e un dialogo con i cantori, introducendo il concerto dei Tenores di Orosei “Antoni Milia”, dedicato ai canti sacri. Ci si trasferirà poi a Mogoro, dove il Caffè Gitano alle 22.30 accoglierà i Baba Jaga: clarinetto, fisarmonica e percussioni daranno vita a un set viscerale che inaugurerà l’autunno di Jatzilleri.
La mattina di sabato 11 ottobre si aprirà al Nuraghe Cuccurada di Mogoro dove, alle 10.00, ci sarà una visita guidata immersiva accompagnata dalle sonorità itineranti dell’Orchestra Popolare Sarda (Orlando Mascia, Matteo Muscas, Luca Schirru): tra launeddas e pietre millenarie prenderà forma un dialogo unico tra archeologia e suono. Nel pomeriggio la scena si trasferirà a Pabillonis, nella chiesa e al nuraghe di San Lussorio alle 17.30, con i Tenore Su Cunzertu de Abbasanta in un concerto che intreccerà spiritualità e radici nella cornice simbolo della memoria del paese (ingresso gratuito). La sera si tornerà a Mogoro: al Baradeo Cafè alla Fiera dell’Artigianato, alle 22.30, l’elettronica di Mebitek incontrerà le voci dei Tenore Su Cunzertu de Abbasanta in una performance che fonderà rito arcaico e pulsazioni contemporanee.
Domenica 12 ottobre alle 10.00, il parco dell’ossidiana di Pau ospiterà la passeggiata sonora lungo il percorso Un Bosco da Fiaba. Alle 11.00, l’ospite internazionale Roberto Occhipinti, contrabbassista e compositore canadese di origini siciliane, darà vita a una performance in cui il respiro del jazz dialogherà con il silenzio della natura.
Nel pomeriggio il viaggio proseguirà a Villanovaforru, al Nuraghe Genna Maria alle 17.00, con l’incontro vocale tra i Cuncordu Lussurzesu e le Suarina, ponte sonoro tra Sardegna e Corsica che risuonerà tra le pietre antiche del sito. Alle 21.00, il quartetto femminile corso Suarina intreccerà polifonia e contemporaneità in un contesto conviviale che unirà concerto e tavola.
«Il weekend “Pedras et Sonus Festival – Tenore” – dichiara la direttrice artistica, Zoe Pia – vuole lasciare un’impronta umana con l’incontro di culture differenti, dato da tre rappresentanti della musica folk sarda e due gruppi extra regionali, uno siciliano e uno corso. Il festival è dedicato alla Palestina, a Gaza dove è in corso un disastro umanitario. A seguire porgiamo la risonanza verso tutti i popoli che si trovano in condizioni di oppressione. Speriamo che i nostri sforzi generino bellezza condivisa contro ogni atto di invasione.»
Antonio Caria



















