«La bocciatura della legge sarda sulle aree idonee da parte della Corte Costituzionale conferma esattamente ciò che avevamo detto: una legge fragile, spazzata via da una sentenza, dopo mesi di annunci roboanti poi smentiti dai fatti. Ed è un fatto grave, perché qui è in gioco la tutela dell’ambiente e del paesaggio sardo.»
Lo scrive, in una nota, Umberto Ticca, capogruppo del Riformatori sardi in Consiglio regionale.
«Non è la prima volta: ogni volta che questa Giunta prova a fare qualcosa di più delle solite leggine di piccolo cabotaggio, finisce per esporre la Sardegna a nuovi stop e nuove impugnazioni. Per rivendicare più autonomia e difendere davvero l’ambiente servono competenza, serietà e basi giuridiche solide, elementi che oggi mancano all’azione della Giunta», conclude Umberto Ticca.



















