«È finita come era prevedibile: una riforma-farsa che viola le norme statali e si scontra con i principi costituzionali. Che nei suoi contenuti non riformava nulla, ma aveva il solo scopo di sostituire i vertici delle aziende sanitarie.
La Corte Costituzionale smonta definitivamente il bislacco tentativo del campo largo di occupare le caselle del sistema sanitario regionale. La notizia conferma quanto da tempo, come Lega Sardegna, denunciamo: siamo di fronte a un’improvvisazione dannosa che sta distruggendo la sanità pubblica sarda. Non solo manca una visione, ma anche il rispetto delle regole più basilari, con l’unico risultato di generare ulteriore caos e l’aumento della paralisi del sistema sanitario. Conseguenze che, purtroppo, stanno ricadendo sui cittadini sardi, alle prese con ospedali che chiudono, servizi che spariscono e ostaggi dell’impianto propagandistico portato avanti dalla Giunta Todde in questi anni. Un fallimento su tutta la linea, con il solo risultato di continuare a rovinare ciò che con fatica si è costruito negli anni precedenti.»
Lega Sardegna ha commentato così la bocciatura della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittime le disposizioni della Regione Sardegna sul commissariamento straordinario delle aziende del SSR e sugli incarichi dei dirigenti.


















