La sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso dell’ex direttore generale della ASL di Sassari e ha disposto che il Tar si pronunci immediatamente sulla legittimità della delibera con la quale la Giunta Todde revocava i direttori generali, testimonia la fondatezza del ricorso presentato. Criticità procedurali e normative che stanno emergendo con forza e che videro andare in crisi e dividersi anche la stessa giunta regionale. Una parte della stessa maggioranza regionale sollevò dubbi sull’istruttoria che portava al commissariamento ritenendo fosse imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico. Situazione che ha portato alcuni membri della Giunta ad abbandonare platealmente la riunione durante la quale si decidevano i commissariamenti, sfiduciando definitivamente l’assessore Armando Bartolazzi e tutta la sua azione politica. La decisione del Consiglio di Stato di accelerare il procedimento solleva seri e fondati dubbi sulla legittimità delle nomine dei commissari, che appaiono sempre più discutibili. Questa grave situazione di incertezza si unisce all’ultima clamorosa notizia relativa a due dei commissari nominati in fretta e furia dal cosiddetto “campo largo” risultati non idonei a ricoprire ruoli in Sardegna. Un pasticcio dietro l’altro, un disastro dietro l’altro, mentre la sanità viaggia sull’incertezza gestionale, si allungano le liste d’attesa, i reparti chiudono e nessuno del governo regionale è sembrato interessato a porre rimedio e lavorare per i cittadini, poco interessati alle lotte di potere, spesso interne alla stesso campo largo, molto interessati ad avere risposte concrete in un settore fondamentale come quello della sanità.
Michele Ennas
Segretario regionale della Lega Sardegna



















