Su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, la Giunta ha approvato una delibera che armonizza gli strumenti di raccordo tra i servizi della Rete antiviolenza, finalizzati alla messa in campo di una strategia integrata e coordinata di contrasto della violenza di genere in Sardegna. In particolare sono state approvate le procedure e i vademecum allegati al “Protocollo d’intesa per la costituzione e il funzionamento nel territorio della Regione Sardegna della Rete regionale antiviolenza e delle Reti territoriali locali antiviolenza”.
Il protocollo, approvato il 23 dicembre 2024 nell’ambito delle attività del progetto “SOStenere in Rete”, definisce funzioni e ruoli di ciascun componente della Rete regionale antiviolenza, coinvolgendo un’ampia rappresentanza di istituzioni ed organizzazioni e coordinandone le azioni con l’obiettivo di creare un efficace perimetro di tutela delle vittime di violenza. A tal fine, il protocollo delinea le procedure operative con i rispettivi allegati, fondamentali per una gestione uniforme, coordinata e integrata degli interventi, e i vademecum di approfondimento delle tematiche trattate nelle procedure operative.
«Con l’approvazione di questi documenti stiamo certificando la costruzione di un processo partecipato a cui hanno contribuito tutti i soggetti che fanno parte a vario titolo della Rete antiviolenza territoriale: i Centri antiviolenza, le Case di Accoglienza, i Centri per Uomini Autori o potenziali Autori di Violenza di genere, i servizi sanitari e socio sanitari delle Asl, i servizi sociali dei Comuni, i servizi giudiziari, di ordine e sicurezza pubblica del territorio – spiega l’assessore della Sanità Bartolazzi -. Attraverso i vademecum e le procedure si definiscono nel dettaglio le misure di sostegno per la presa in carico delle donne vittime di violenza e dei loro familiari, d’altro canto si struttura il sistema di accompagnamento e rieducazione degli uomini autori di violenza.»