Viaggio in una Sardegna in bilico tra passato e futuro, con “anonimasequestri”, uno spettacolo ideato, scritto, diretto e interpretato da Leonardo Tomasi (vincitore del Premio Scenario 2023) in cartellone domenica 26 ottobre, alle 20,.30, al TsE di Is Mirrionis, in via Quintino Sella a Cagliari, dove inaugura la stagione di Teatro Senza Quartiere 2025-2026 organizzata dal Teatro del Segno. Una pièce originale, che rimanda alla tragica stagione dei rapimenti, trasfigurata in una sorta di moderna epopea nell’immaginario collettivo, tanto da trasformarsi in una possibile attrattiva turistica, almeno nella mente dei protagonisti, due giovani che sognano il successo e, intanto, sbarcano il lunario recitando la parte dei “sardi” come comparse nei films. “anonimasequestri” ovvero “Un sequestro organizzato da Leonardo Tomasi” (produzione Teatro di Sardegna / TRIC e Teatro Metastasio di Prato) racconta i retroscena di una vicenda amara e grottesca, in cui i due protagonisti, nel tentativo di ribaltare a proprio favore gli stereotipi sulla loro terra, si ritrovano loro malgrado coinvolti in una situazione pericolosa, sul filo della suspense.
Sotto i riflettori Federico Giaime Nonnis, Daniele Podda e Leonardo Tomasi oltre a un misterioso ostaggio, dramaturg e assistente alla regia Sonia Soro, per una pièce multimediali in cui si intrecciano teatro e cinema, verità scenica e tranches de vie: sullo sfondo di una Sardegna da cartolina, due giovani cercano una forma di riscatto attraverso la decima musa, per poi inventarsi uno stravagante business con un pacchetto-vacanze per ipotetici turisti curiosi di vivere un’avventura come ostaggi. “anonimasequestri” – con un titolo che riprende la fortunata definizione giornalistica sull’attività delle bande che, sfruttando le zone impervie dell’interno, avevano trasformato il rapimento in una vera e propria industria criminale – affronta il tema del disagio e del disorientamento delle giovani generazioni, tra la difficoltà di trovare un impiego e l’arte di arrangiarsi, facendo di necessità virtù.
I protagonisti, alla ricerca di un’identità, attraverso il legame con le radici e con le tradizioni di un’arcaica società agropastorale da un lato attingono paradossalmente all’immaginario collettivo fatto di luoghi comuni – dal banditismo alla pastorizia – che perdura nel terzo millennio. “anonimasequestri” è insieme il ritratto di una generazione perduta, sospesa tra il desiderio di affrancarsi dalla famiglia e conquistare una propria autonomia e la dolorosa consapevolezza delle difficoltà, se non dell’impossibilità di ottenere qualcosa se non varcando il mare.
Una pièce ricca di humour nero e colpi di scena, per una riflessione sul presente e sul futuro dell’Isola, sulle responsabilità della politica ma anche sul labile confine tra mondo reale e realtà virtuale che spinge i due giovani (anti)eroi a interrogarsi sulle proprie azioni e a lottare per la sopravvivenza, al di là del bene e del male.




















