Enrico Rava domenica sera chiuderà il 26° festival “Forma e Poesia nel Jazz, al Lazzaretto di Cagliari. La quinta e ultima giornata cagliaritana, domenica 17 settembre è in agenda alle 10.00 del mattino nell’ambito di Cagliari dal vivo. il programma di attività culturali e di spettacolo promosso dal Comune: in piazza San Michele la SeuinStreet Band, marching band nata dal seno della Banda Musicale “Gioacchino Rossini” di Seui, saluterà la partenza di una “pedalata jazz” proposta in collaborazione con FIAB Cagliari, per poi ritrovare i ciclisti al loro arrivo, circa un’ora dopo, sul lungomare di Sant’Elia, davanti al Lazzaretto, “campo base” del festival.
Qui, in serata, riflettori puntati alle 20.00 sul primo dei due concerti in scaletta: sul palco Irene Salis (voce, tastiere e live electronics), Stefano Casti (basso, contrabbasso, chitarra) e Nicola Vacca (batteria, chitarra, live electronics) riuniti sotto l’insegna Syncopated City. I tre musicisti, che hanno lasciato la Sardegna ognuno per perseguire la propria carriera di studi e artistica all’estero, si sono conosciuti al loro rientro nell’isola e hanno dato voce alle loro esperienze nel progetto “Sardegna Andata e Ritorno”, col quale propongono un repertorio inedito in lingua inglese. Dall’incontro tra le loro affinità e diversità, in termini di influenze musicali, è nato un linguaggio che li caratterizza come una band che abbatte consapevolmente gli steccati di genere: jazz, neo-soul, bossanova, elettronica, grunge, una forte inclinazione alla poliritmia ed elementi tradizionali della musica sarda, costituiscono i flussi musico-culturali di cui è infuso il loro progetto. Gran finale con Enrico Rava, autentica icona del jazz italiano, e il quartetto del pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, classe 1992 ma con un curriculum già ragguardevole; con loro saranno sul palco Daniele Germani al sax, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria. Ottantaquattro anni appena compiuti (il 20 agosto), Enrico Rava è da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti: apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, il trombettista torinese si è imposto rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una straordinaria freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali; musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni, con la sua schiettezza umana e artistica
Qui, in serata, riflettori puntati alle 20.00 sul primo dei due concerti in scaletta: sul palco Irene Salis (voce, tastiere e live electronics), Stefano Casti (basso, contrabbasso, chitarra) e Nicola Vacca (batteria, chitarra, live electronics) riuniti sotto l’insegna Syncopated City. I tre musicisti, che hanno lasciato la Sardegna ognuno per perseguire la propria carriera di studi e artistica all’estero, si sono conosciuti al loro rientro nell’isola e hanno dato voce alle loro esperienze nel progetto “Sardegna Andata e Ritorno”, col quale propongono un repertorio inedito in lingua inglese. Dall’incontro tra le loro affinità e diversità, in termini di influenze musicali, è nato un linguaggio che li caratterizza come una band che abbatte consapevolmente gli steccati di genere: jazz, neo-soul, bossanova, elettronica, grunge, una forte inclinazione alla poliritmia ed elementi tradizionali della musica sarda, costituiscono i flussi musico-culturali di cui è infuso il loro progetto. Gran finale con Enrico Rava, autentica icona del jazz italiano, e il quartetto del pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, classe 1992 ma con un curriculum già ragguardevole; con loro saranno sul palco Daniele Germani al sax, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria. Ottantaquattro anni appena compiuti (il 20 agosto), Enrico Rava è da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti: apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, il trombettista torinese si è imposto rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una straordinaria freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali; musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni, con la sua schiettezza umana e artistica






















