Entra nel vivo la 45ª edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna-European Jazz Expo. Ad aprire la seconda giornata, alle ore 18.00, sarà la lezione concerto del compositore, pianista e musicologo Giovanni Bietti, accompagnato dal suo Open Trio, con Nutcracker Suite Remix. Da Čajkovskij a Duke Ellington, e oltre” un nuovo e originale arrangiamento della celebre “Suite dello Schiaccianoci” di Čajkovskij, che si ispira liberamente alla splendida versione di Ellington del 1960 ma ripensa anche la partitura del compositore russo, sottolineandone le caratteristiche multiculturali.
Alle 19.30, il palco principale del Teatro Massimo, accoglie la star dell’arpa jazz Alina Bzhezhinska, una delle musiciste più importanti a livello mondiale, entrata nella storia come prima arpista a ricevere il Parliamentary Jazz Award quale miglior ensemble jazz dell’anno con il suo Hip Harp Collective. Alina, accompagnata da Menelik Claffey al contrabbasso, Joel Prime alle percussioni e Matt Holmes alla batteria, è una vibrante interprete jazz capace di esplorare nuovi territori sonori e miscelare effetti elettronici e improvvisazione contemporanea.
Alle ore 21.00, guidato dal talentuoso pianista Luca Barrile, va in scena una delle nuove promesse del jazz italiano, il quintetto Perspective, Menzione Speciale del Premio Isio Saba lo scorso anno. All’avanguardia della scena musicale contemporanea, il gruppo si caratterizza per una raffinata sintesi di linguaggi musicali, dove il jazz contemporaneo e la fusion emergono con prepotenza.
Altro pezzo forte della seconda serata del festival, la tre volte candidata ai Grammy Awards Jazzmeia Horn, cantante, compositrice, arrangiatrice, una delle voci più affascinanti del jazz contemporaneo. Dopo aver vinto nel 2015 la prestigiosa Thelonious Monk Institute Jazz Competition e, per due volte, la Sarah Vaughan International Jazz Competition, il New York Times l’ha definita “il nuovo astro della vocalità jazz al femminile”. Il suo approccio unisce un fiero tradizionalismo, che la lega a figure iconiche come Nancy Wilson e Betty Carter, a una vivacità di spirito e una profonda convinzione che la collocano saldamente nel presente.
«L’edizione di quest’anno, organizzata col contributo della Fondazione di Sardegna e Cassa Deposito e Prestiti ha ottime probabilità di rimanere scolpita come un momento di svolta – commenta Massimo Palmas, fondatore del Festival -. Coincide, infatti, con la realizzazione di obiettivi perseguiti tenacemente, come la gestione per i prossimi 25 anni del Teatro Massimo di Cagliari (in partnership con Cedac Sardegna), ma anche con la nascita di Medinsard, il nuovo centro di produzione di Sardegna Concerti, finanziato dal ministero della Cultura, e naturale evoluzione di un percorso che ci ha visto promotori, fin dagli anni Ottanta, di sperimentazioni e contaminazioni musicali.»



















