Seui è pronta per la 27ª edizione de “Su Progadoriu”, la manifestazione culturale dedicata ai riti de is animasDal 31 ottobre al primo novembre il centro dell’Ogliastra vivrà una vera e propria festa tra cultura, storia, tradizione, enogastronomia e molto altro ancora.
Lunedì 30 ottobre, alle 17.00, alla Casa del fanciullo – il convegno: “Paolo Pillonca tra poesia e giornalismo” relatori Tonino Oppes e Anna Cristina Serra; a seguire, alle 18.00, Gara poetica, in memoria di Paolo Pillonca. Poeti improvvisatori Bruno Agus di Gairo, Tore Senes di Bonorva, Salvatore Scanu di Ozieri, accompagnati dal tenore di Orgosolo.
La 27esima edizione “Su Prugadoriu”  insieme all’offerta enogastronomica, allestita  nei
“mangasinus”- i locali adibiti alle degustazioni- contemplerà quella esperienziale con i laboratori artiginali, in cui assistere e cimentarsi nella confezione di culurgionis, civargeddus, civargiu, formaggi e torrone; laboratori dedicati anche alla lavorazione del legno, del ferro, dei coltelli.
L’apertura alle 9.30 dei “Mangasinus”, alle 10 quella dei laboratori darà lo start alle due giornate della manifestazione.
Il paese: un palcoscenico a cielo aperto per spettacoli, musica, tra gli altri la band Nuoro Swing Paioneers, sfilate, giocoleria e teatro di strada con la compagnia -Teatro del Sottosuolo -.
Martedì, alle 21.30, la pièce “Hope, hope, hoplà”.
Mercoledì, alle 16.30, “All’arrembaggio” giocolorie e manipolazioni con il performer Adoliere.
L’associazione Falconieri di Eleonorae, con la collaborazione di Nicola Marcello, in uno spazio dedicato, ci faranno vivere un’esperienza culturale, ricreativa e formativa con i loro affascinanti rapaci.

Le manifestazioni itineranti prevedono martedì 31 ottobre, alle 11.00, l’esibizione della Banda G. Rossini di Seui, alle 16.00 musica etnica, alle 18.00, la riproposizione della tradizione de Su Prugadoriu ed esibizione del coro Ardasai di Seui; alle 19.00, la Seuinstreet Band, alle 20  la sfilata della maschera tradizionale di Seui S’Urtzu e sa Mamulada, alle 21.30, il Teatro del Sottosuolo “Hope, Hope, Hoplà!” e alle 22.00 musica etnica e balli sardi. Mercoledì 1 novembre, on l’associazione Falconieri di Eleonorae, con la collaborazione di Nicola Marcello, in uno spazio dedicato, dalle 11.00 alle 18.30, si potrà vivere un’esperienza assieme ai loro affascinanti rapaci. Alle 11.30 sono previste le esibizioni della Seuinstreet Band e della maschere S’Urtzu e sa Mamulada, mentre alle 15.30 spazio nuovamente alla musica etnica e alla sfilata del gruppo Folk Santa Lucia di Seui. Alle 16.30 ci sarà il Teatro del Sottosuolo con lo spettacolo “All’arrembaggio” seguito, alle 17, dalla sfilata della maschera S’Urtzu e sa Mamulada.

L’ultracentenaria, Banda Rossini si esibirà per le vie del paese, martedì alle 11.00, mentre l’esibizione del suo- alter ego- Seuinstreet Band- che ormai spopola in tutta l’Isola, sarà alle 19 e ancora mercoledì alle 11.30. “Arcuerì” – annuario della comunità seuese -.
 In programma anche presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e convegni.
Antonio Caria

Nasce il concorso “Traballu e Tzitadinàntzia – Lavoro e Cittadinanza” che premia i migliori testi in lingua sarda con l’obiettivo di valorizzare l’identità della Sardegna. È arrivato alle fasi conclusive il concorso di poesia e prosa indetto dalla Cisl Fnp Pensionati e dalla USR Cisl Sardegna dedicato alla memoria di Gigi Bonfanti, storico segretario nazionale della Cisl Pensionati, scomparso nel 2021.

Il concorso. Giovedì 30 marzo, a Olbia, verranno premiati i vincitori del concorso riservato alle lingue e agli idiomi della Sardegna, per evidenziare l’importanza della lingua sarda e dei valori identitari dell’Isola nella promozione del lavoro e nei diritti di cittadinanza. “L’idea del bando in memoria di Gigi Bonfanti – dichiara Alberto Farina, segretario generale FNP Cisl Pensionati – nasce come omaggio all’amore che il segretario storico della categoria nutriva nei confronti della Sardegna, della quale apprezzava in particolare la storia e la lingua. Con questa raccolta vogliamo ricordare l’uomo e il sindacalista. Bonfanti – continua Alberto Farina – è stato una figura di enorme spessore per l’Organizzazione: prima fondatore della Cisl Medici, poi segretario confederale nazionale. Nei dieci anni da segretario generale della Cisl Pensionati ha dato una svolta alla categoria maggiormente rappresentativa del sindacato”.

Per Gavino Carta, segretario generale della Cisl sarda: «Il lavoro  e la cittadinanza sono due temi che insieme richiamano i diritti fondamentali della persona, ma anche un contributo  essenziale alla stessa vita delle nostre comunità. Il lavoro e la cittadinanza attiva come elementi di partecipazione democratica e solidale nel nostro paese e in Sardegna. Un filo conduttorecommenta il leader regionale del sindacato – che lega generazioni con azioni e valori che riguardano tutti i soggetti. Istituzionali, politici, del partenariato economico  e sociale debbono essere uniti ed impegnati a promuovere.Una figura di sindacalista, Gigi Bonfanti, che il concorso ricorda, che ha egli stesso promosso nella sua lunga attività la costruzione di un legame generazionale a partire dal sindacato. Un tema quello del lavoro e quello identitario per tutti i sardi che la Regione stessa deve promuovere in ogni ambito, scolastico, culturale e sociale».

Le premiazioni. Al concorso “Traballu e Tzitadinàntzia – Lavoro e Cittadinanza” hanno partecipato 88 opere per altrettanti autori, 17 di essi sono stati selezionati dalla giuria presieduta da Mario Medde, anche presidente dello Ial Sardegna, che ha decretato i vincitori per le sezioni in gara: giovani, poesia in italiano, prosa in italiano, prosa in sardo e poesia in sardo. Giovedì 30 marzo al Museo Archeologico di Olbia, con inizio alle 10.00, si svolgerà la premiazione dei vincitori del concorso selezionati dalla giuria composta da Mario Medde, Attilio Mastino, Anna Cristina Serra, Clara Farina, Giovanni Garrucciu e Riccardo Mura. La consegna dei premi in denaro e degli attestati sarà preceduta dagli interventi di Alberto Farina, segretario generale della Fnp Cisl Pensionati; Gavino Carta, segretario generale della Cisl Sardegna; Mario Medde, presidente della giuria del Concorso e dello Ial Sardegna; Sabrina Serra, vicesindaco del Comune di Olbia e Daniela Fumarola, segretaria confederale nazionale e reggente nazionale FNP.

Il bando. Il concorso origina dal bando che nel maggio scorso ha dato la possibilità a giovani e adulti di esprimere, in prosa e poesia, un pensiero su due tematiche fondamentali: il lavoro e la cittadinanza. Valori cari a Gigi Bonfanti, storico segretario nazionale della Cisl Pensionati, scomparso nel 2021, che il sindacato ha voluto ricordare con un’iniziativa di valore, promossa dalla Fnp Cisl Pensionati e dalla USR Cisl Sardegna, con Anteas, Ial Sardegna e col patrocinio del Comune di Olbia. “Bonfanti – aggiunge Mario Medde, presidente della giuria del concorso e presidente dello Ial Sardegnaviene ricordato con un’iniziativa che, attraverso la lingua sarda, valorizza l’identità di questa terra coinvolgendo giovani e adulti che amano la letteratura, la prosa e la poesia. Attraverso questo concorso si veicola un obiettivo di cui anche la Regione dovrebbe farsi carico con maggiore forza: la valorizzazione della lingua e dell’identità dell’isola con momenti come questi». «Gigi Bonfanti – aggiunge il segretario generale della Cisl Pensionati, Alberto Farina ha fatto molto per la Sardegna: con questo libro vogliamo ricordare l’importanza delle tematiche scelte come ispirazione delle opere, il lavoro e la cittadinanza».

Temi e valori che hanno visto Bonfanti sempre in prima linea a tutela dei diritti di tutti. A lui si deve l’ideazione del “Festival delle generazioni”, un momento di confronto tra generazioni che si svolge ogni anno a Firenze.

Il primo degli eventi internazionali delle celebrazioni deleddiane si è svolto in Grecia, in un luogo simbolico anche per la città dove è nata l’autrice di Canne al vento, quella Nuoro spesso definita, per il suo tumulto culturale e di pensiero, “l’Atene della Sardegna”. All’ombra del Partenone, la scrittrice sarda è stata ricordata in occasione di un seminario organizzato dal Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana dell’Università Nazionale e Capodistriaca di Atene, il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, il Comitato Istituzionale della Provincia di Nuoro e della Regione Autonoma della Sardegna e, appunto, l’Istituto Italiano di Cultura di Atene.

Francesco Neri, Direttore Istituto Italiano di Cultura di Atene, nei suoi saluti ha ricordato come la cultura italiana sia ben rappresentata dalla Deledda: «È un onore per il nostro Istituto ospitare questa due giorni di studio in collaborazione con le università». Susanna Schlein, Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia ad Atene, dal suo canto ha sottolineato come il 2022 sia stato l’anno delle donne: «Grazia Deledda rappresenta la Sardegna, terra di grande storia e cultura». La diplomatica ha ricordato come la sede di Atene debba essere considerata a tutti gli effetti la casa dell’Italia in Grecia.

Anthony Muroni (Direttore artistico del Comitato per le Celebrazioni dei centocinquanta anni di Grazia Deledda) ha posto l’accento sull’importanza del confronto tra le università di tutto il mondo, gli Istituti Italiani di Cultura e, in generale, tra tutti i soggetti che a vario titolo sono chiamati a diffondere la cultura. «Questo confronto è l’elemento centrale del messaggio che il comitato per le celebrazioni deleddiane ha voluto offrire nel corso di un anno ricco di appuntamenti. In questo modo abbiamo voluto non tanto commemorare la scrittrice ma, semmai, rivitalizzare la sua opera e il suo ruolo di donna.»

«La circolazione delle idee e il confronto didattico sono fondamentali per l’Università di Cagliari». Lo ha detto Duilio Caocci (Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali) che ha aggiunto: «Portare la Deledda nella culla della cultura classica e confrontarsi con i colleghi dell’Accademia di Atene sulle modalità di insegnamento contribuisce a rafforzare la presenza di una scrittrice che, al di là del Nobel e delle celebrazioni per i 150 anni dalla sua nascita, rivendica la sua attualità».

La prima parte del seminario è stata dedicata ai romanzi di Grazia Deledda, in un affascinante parallelo tra il tempo in cui ha vissuto l’autrice e quello attuale. La sessione è stata coordinata da Ioannis Tsolkas (Dipartimento di Lingua e Letteratura italiana, Università Nazionale e Capodistriaca di Atene) che ha voluto offrire ai presenti un suo ricordo personale: «La Sardegna mi ha regalato la conoscenza di Gramsci e Deledda, grazie a loro cambiai il mio corso di studi da Legge a Lettere. Profondità ed elaborazione, il loro tratto comune».

Apprezzati gli interventi delle docenti Ioanna Tyrou e Tania Sanna, che hanno raccontato delle modalità di insegnamento dei moduli su Deledda nell’Università greca.

La seconda sessione del seminario, coordinata da Duilio Caocci, è stata dedicata alle novelle, ai carteggi e all’autobiografia della scrittrice nuorese. Sono intervenuti Andrea Cannas (Il racconto è un inganno giocato col tempo. L’urgenza della scrittura in Grazia Deledda), Ilaria Muggianu Scano (Dalla tradizione alla modernità senza tradimento delle radici. Un viaggio socio semiotico nel carteggio di Grazia Deledda), Sonia Manfrecola (Una Sardegna magica: tradizione e innovazione nei racconti fantastici “dimenticati” di Grazia Deledda) e Laura Medda (La conquista di uno sguardo per intima vocazione d’arte. Cosima quasi Grazia).

La chiusura della giornata è stata affidata ad Anna Cristina Serra che ha dialogato con Laura Medda e Duilio Caocci sul tema della poesia sarda contemporanea.

Si è svolta sabato 3 ottobre, al teatro “Si ‘e boi” di Selargius, la seconda ed ultima serata della quinta edizione del “Premiu de Artis Faustinu Onnis”. Venerdì, nella prima serata gli artisti si sono esibiti per la sezione poesia improvvisata, gara conclusa con la votazione della giuria e del pubblico e, subito dopo, la premiazione dei vincitori. La giuria era così composta: Anna Cristina Serra, Gavino Maieli, Giulio Paulis, Maurizio Virdis, Duilio Caocci e Tonino Oppes. Al primo posto si è classificato Luigi Zuncheddu, al secondo Paola Dentoni, al terzo si è classificato Francesco Capuzzi.

La serata conclusiva è stata presentata e coordinata, in “limba”, dal giornalista Piersandro Pillonca che ha dato il via all’evento, organizzato dalla Fondazione Faustino Onnis con il patrocinio della Fondazione Sardegna, con gli interventi di alcune assessore del comune di Selargius e di San Gavino Monreale, cittadine prossime al gemellaggio, in quanto il poeta Faustino Onnis ha vissuto in parte a San Gavino Monreale e in parte a Selargius.

Dopo una prima parte dedicata alle premiazioni della sezione prosa, la presidente della Fondazione, Luciana Onnis, ha ricordato, insieme a diversi ospiti, il poeta Bruno Pisano, testimone della cultura e delle tradizioni sarde, fondatore dell’associazione “Gli amici della poesia”, molto attivo anche all’interno della Pro Loco di Selargius, un vero e proprio punto di riferimento di cui tutti sentono una grande mancanza.

Tra gli interventi in sua memoria, quelli dell’assessora del comune di Selargius Roberta Relli, di Gianni Frau presidente della Pro Loco di Selargius e della poetessa Francesca Petrucci.

La serata è andata avanti con la proclamazione e la premiazione per la sezione poesia, che ha visto classificati al terzo posto Margherita Flore, al secondo Luciano Corona e al primo Gianfranco Garrucciu.

Per la sezione prosa, al terzo posto si è classificato Pier Giuseppe Branca, al secondo Pietro Pala, al primo posto Giancarlo Secci.

Sono intervenuti Ignazio Sanna, cantante e maestro di sartoria nonché cultore di tradizioni popolari ed etnografiche che si è esibito in recitazione e canto e l’artista Maria Jole Serreli.

Al termine della cerimonia, si è tenuto il concerto di Claudia Aru, in Trio con i musicisti Simone Soro al violino e Fabrizio Lai alla chitarra. Musica e parole che hanno toccato diversi argomenti con l’obiettivo di ricordare il grande valore delle tradizioni e del portare avanti la propria identità attraverso l’uso della lingua sarda che, per la sua bellezza, è giusto che la si porti ”in giro per il mondo”, per farla conoscere a tutti.

Melodie ora dolcissime, ora ritmate, hanno deliziato il pubblico mentre le parole della cantautrice hanno divertito e coinvolto i presenti che hanno piacevolmente duettato con lei.

Brillante e ricca di esperienza di vita, Claudia ha incantato con i suoi racconti d’infanzia e recenti, parlando spesso in “limba”, solare ed ottimista ha portato in sala speranza in un domani migliore, che punti ad un maggior ascolto di se stessi, in virtù di una vita più serena.

L’evento si è svolto nel rigoroso rispetto delle regole anti Covid per la sicurezza dei presenti.

Nadia Pische

                                                        

Il concerto di Claudia Aru Trio concluderà questa sera al Teatro comunale Si ‘e Boi di Selargius la cerimonia di premiazione del 5° Premio d’Arti Faustino Onnis. La serata si aprirà alle 17.00 con i saluti dei sindaci di Selargius e San Gavino, Pierluigi Concu e Carlo Tomasi. A seguire, la Fondazione Faustino Onnis ricorderà Bruno Pisano, estimatore della cultura e delle tradizioni sarde, fondatore dell’associazione “Gli amici della Poesia”, con gli interventi di: Roberta Relli, assessore comunale delle Attiività produttive e Politiche culturali; Luciana Onnis, presidente della Fondazione Faustino Onnis; Gianni Frau, presidente della Pro Loco di Selargius; Francesca Petrucci, poetessa.

Il programma prevede ancora la proclamazione e la premiazione dei vincitori della sezione prosa e poesia da parte della Giuria composta da: Anna Cristina Serra, Gavino Maieli, Giulio Paulis, Maurizio Virdis, Duilio Caocci e Tonino Oppes.

E’ prevista la partecipazione di Ignazio Sanna, cantante, maestro di sartoria e cultore di tradizioni popolari ed etnografiche e, infine, Maria Jole Serreli, artista.

Vediamo ora l’intervista con Claudia Aru, realizzata da Nadia Pische al termine del recente concerto tenuto a Calasetta in occasione dei festeggiamenti di San Maurizio Martire, patrono del paese, nell’ambito degli eventi del 250° del paese.

 

Prosegue il suo viaggio in Sardegna la dodicesima edizione del NURARCHEOFESTIVAL, la rassegna fra teatro e patrimonio archeologico dell’Isola organizzata dal Crogiuolo, con la direzione artistica di Rita Atzeri.

Domani, mercoledì 2 settembre, sale sul treno del NAF 2020 l’area archeologica di Santa Vittoria di Serri, che alle 20 ospiterà LUNAS, Canzoni Nuraxi (Gesti, parole e suoni per un teatro dei sardi), una produzione targata Fueddu e Gestu, con drammaturgia e regia di Giampietro Orrù. “Lunas” riprende e sintetizza lo spirito del teatro “Fueddu e gestu”: una performance di poesia fatta di parola, immagine e musica nella loro essenza di vissuto, mito e contemporaneità. L’originale scrittura scenica di Orrù si rinnova in base ai luoghi in cui si svolge la performance e si struttura sui versi della poetessa Anna Cristina Serra, con cui la compagnia porta avanti da tempo una fortunata collaborazione.

I luoghi, con la loro anima e storia, sono la fonte primaria dello spirito che nutre l’immaginario di Fueddu e Gestu. “Lunas” rappresenta un momento di abbandono e di presa di coscienza del passato, che è un tutt’uno con il nostro presente, fatto di affanni e allo stesso tempo di bellezza, in cui l’arte e la cultura si intrecciano con la natura. Un’azione dove tensioni, valori ed emozioni, con le specificità storiche e linguistiche dell’Isola, trovano nel teatro e nella musica una rinnovata forza espressiva.

“Lunas” è interpretato dal gruppo storico di Fueddu e Gestu: l’attrice e danzatrice Maura Grussu, l’attore Gianni Melis, la musicista e cantante Veronica Maccioni (canto, fisarmonica, percussioni) con Ottavio Farci al contrabbasso, flauto e percussioni (l’apporto tecnico è di Rossano Orrù e Alessandro Venuto).

Lo spettacolo sarà preceduto, alle 18.30, dalla visita guidata al santuario nuragico di Santa Vittoria a cura della cooperativa L’Acropoli Nuragica.

Giovedì 3 sarà la volta di INCONTRI. Ge no est nudda s’ospitalidadi, in scena a Ilbono, alle 19.30, nell’area archeologica di Scerì. Lo spettacolo, che si avvale della consulenza scientifica dell’archeologa Carla Perra e con i testi di Roberto Corona e Rita Atzeri, che cura anche la regia, è concepito con la forma itinerante del dramma a stazioni e ricostruisce ipotetici momenti di vita quotidiana all’interno dell’insediamento nel quale si trovarono a convivere nel 600 a.c. due diverse civiltà, la nuragica e la fenicia. Alla musica delle launeddas, che un’antica leggenda racconta essere nate proprio dall’incontro fra i due popoli, è affidato il compito di condurre il pubblico da una stazione all’altra. Protagonista è il mercante fenicio Hiram, e curiosità, risate e malintesi prenderanno vita in un luogo in cui due grandi culture si sono intrecciate. Gli attori interpreti del corto teatrale sono Marta Gessa, Antonio Luciano, Giulia Maoddi, Daniela Vitellaro, Laura Zedda, Dreh Busu e Fabrizio Zucca, accompagnati dalle launeddas di Orietta Puggioni.

Alle 18.30 è in programma la visita guidata al sito di Scerì.