Si è chiuso con successo, a Luogosanto, il Forum regionale del turismo Lento ed esperienziale, organizzato dalla Fondazione Destinazioni di Pellegrinaggio in Sardegna. Nel corso della due giorni si è discusso di come il turismo lento rappresenti una delle leve più efficaci per trasformare l’isola in una destinazione turistica completa, integrata e vissuta tutto l’anno.
«Lo slow turism – ha detto l’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu – è uno dei segmenti sui quali stiamo puntando maggiormente per spostare i flussi turistici nel tempo e nello spazio. È necessario potenziare, e lo stiamo facendo con grande forza, sia il turismo nei borghi, sia quello dei cammini, sia il turismo escursionistico, puntando poi tantissimo anche sulla sull’archeologia.»
«Lo vediamo nella nascita di nuove attività economiche e nella crescita demografica – ha dichiarato Agostino Pirredda, sindaco di Luogosanto -. Per il secondo anno consecutivo Luogosanto aumenta i residenti. La politica deve indirizzare le comunità verso percorsi di sviluppo seguendo le indicazioni del mercato turistico che ci insegna a spingere sulla valorizzazione dei territori, dei borghi, sul turismo autentico, su quello culturale, su quello religioso, su quello della tradizione di cui il nostro paese è ricchissimo di esempi.»
La mattina del 21 novembre le guide e gli operatori hanno partecipato a un momento formativo sulla narrazione dei territori, sulla spiritualità francescana e sull’accoglienza diffusa. Sabato 22 novembre, si è svolta una camminata esperienziale aperta a giornalisti, influencer, blogger, guide e ospiti su un percorso di circa dieci chilometri, parte del circuito ad anello indicato nella guida “Luogosanto per camminare”, che ha consentito ai partecipanti, di scoprire il centro storico di Luogosanto, la Porta Santa, i boschi, il parco delle Tre Cime e i panorami dell’Alta Gallura, restituendo un assaggio autentico della Gallura interiore “a passo lento”.
Antonio Caria



















