Il ministero dell’Università e della ricerca ha ufficializzato l’elenco delle 180 strutture assegnatarie del fondo speciale di finanziamento per valorizzare le punte di diamante della ricerca universitaria, con investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione.
Nella precedente tornata l’Università di Cagliari aveva ottenuto il riconoscimento di massima qualità con il dipartimento di Scienze economiche e aziendali. Quest’anno il successo è doppio. Oltre alle buone posizioni raggiunte da Matematica e informatica e Scienze politiche e sociali (tra le 350 strutture preselezionate), il merito è dei dipartimenti di Giurisprudenza e di Ingegneria elettrica ed elettronica.
«È una buona notizia di incoraggiamento per il nuovo anno – ha dichiarato il Rettore, Francesco Mola – che valorizza gli sforzi fatti dai dipartimenti nella redazione dei progetti per la fase 2 del percorso di eccellenza. Un ringraziamento alle colleghe e i colleghi, al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario dei dipartimenti di Ingegneria elettrica e elettronica e di Giurisprudenza, che hanno permesso all’Ateneo di posizionare due dipartimenti tra quelli finanziati, e un ringraziamento anche ai dipartimenti di Matematica e informatica e Scienze politiche e sociali che hanno lavorato sodo per presentarsi alla competizione con progetti di alto valore anche se non finanziati. Si continua nella crescita.»
Per Carlo Muscas, direttore del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, «il riconoscimento ottenuto – è motivo di grande soddisfazione per le ricercatrici e i ricercatori del nostro Dipartimento. Questo risultato premia da un lato la qualità, riconosciuta in ambito nazionale e internazionale, della ricerca condotta nei diversi settori scientifici in cui il Diee opera e dall’altro la capacità di fare squadra, per mettere le diverse competenze al servizio di un progetto di sviluppo dipartimentale che punta a integrare e valorizzare tali competenze, migliorando ulteriormente il livello delle attività svolte, in termini di ricerca, formazione, progettualità e servizi al territorio».
Antonio Caria