«La proroga tecnica delle concessioni demaniali balneari di un solo anno, come predisposta da due comuni galluresi, non è accettabile!»
A dirlo è Dario Giagoni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, che da tempo si è fatto promotore in Sardegna della necessità di recepire totalmente le disposizioni nazionali della legge 145/2018 e punta, ora, il faro sui due comuni galluresi sovversivi per eccellenza in materia: Olbia ed Arzachena.
«Sin da luglio 2019, attraverso la deposizione e approvazione, poi, della mozione in Consiglio regionale, avente ad oggetto la richiesta dell’emanazione della delibera di Giunta che impartisse ai comuni le direttive per per l’immediato adeguamento alla legge 30 dicembre 2018 n. 145, abbiamo sostenuto la necessità di dare giusta serenità e tranquillità a un intero comparto, quello dei balneari sardi, che merita di poter lavorare senza una costante spada di Damocle pendente sul capo, fatta di rinnovi brevi che precludono investimenti e accessi a indispensabili finanziamenti per migliorare qualità di servizi e di impresa com’è stato sino ad ora – aggiunge Dario Giagoni -. La decisione controcorrente dei due comuni appare ancora più insensata e lesiva del tessuto della nostra piccola impresa se letta nell’ottica del momento di emergenza economica storica che stiamo vivendo. Dopo la determina del Direttore Generale dell’assessorato agli Enti Locali, dopo la delibera, a settembre, dell’assessore Quirico Sanna, dopo l’ulteriore conferma a livello nazionale sull’estensione quindicennale delle concessioni avuta con il d.l. 34/2020 e il d.l. 104/2020, infatti, non possiamo più accettare l’atteggiamento di alcuni amministratori locali che mirano a intraprendere strade nettamente opposte a quelle del legislatore, opposte alle direttive impartite dalla Regione nell’esercizio del proprio potere di indirizzo in materia demaniale e all’interesse degli imprenditori sardi, il tutto dopo che la recentissima sentenza n. 13.121 del 27 novembre 2020 del presidente del T.A.R. Lecce ha chiarito che gli enti e dirigenti della P.A. non hanno né il dovere né la facoltà di discostarsi dalla legge nazionale vigente, tenuti in ogni caso ad applicare.»
«Visto tale atteggiamento appare inutile tergiversare oltre, si rende piuttosto necessario e improcrastinabile il commissariamento da parte della Regione, così come stabilito in delibera di Giunta e rammentato agli stessi dalla nota assessoriale – conclude il capogruppo della Lega in Consiglio regionale -. L’obiettivo era ed è quello di dare risposte certe al fine di poter esser messi al pari di tutti i colleghi nel resto dell’isola, e non solo, che hanno già invece correttamente ricevuto il provvedimento di estensione.»