Raccogliere tappi di plastica, differenziarli per colore e trasformarli in nuovi oggetti utili, come porta saponette, attraverso un processo di riciclo industriale in miniatura. È il progetto Preventing Plastic Invasion – Regalaci il tuo tappo, promosso dall’AiCS Ambiente, finanziato dal ministero della Cultura nell’ambito del PNRR, che ha visto coinvolto in prima linea anche il Comitato provinciale di Sassari dell’Associazione Italiana Cultura e Sport. Giovedì 29 maggio l’evento finale ospitato negli spazi all’aperto della sede di via Cedrino a Sassari, presente una delegazione di alunne della scuola primaria dell’Istituto Nazionale Convitto Canopoleno, tra le scuole più attive nella raccolta dei tappi, oltre un quintale e mezzo quelli messi da parte in pochi mesi. È stato Andrea Nesi, presidente nazionale di AiCS Ambiente ad illustrare ai ragazzi il processo di riciclo industriale in miniatura, attraverso uno dei macchinari educational progettati proprio per l’iniziativa, come l’iniettore ed estrusore, attraverso il quale sono stati realizzati con la plastica già sgranulata i piccoli portasaponette. L’iniziativa punta a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del riciclo e la riduzione della plastica monouso, il progetto non si limita a raccogliere materiale plastico, ma si propone di educare bambini e famiglie a compiere scelte sostenibili, come evitare confezioni di plastica e preferire prodotti riutilizzabili. Sono stati i giovani volontari del Servizio Civile Ambientale, avviato per la prima volta quest’anno all’interno del Comitato provinciale di Sassari, a guidare il percorso di formazione e sensibilizzazione avviato a gennaio nelle scuole che hanno aderito all’iniziativa, oltre al Canopoleno anche l’Istituto Comprensivo “Pasquale Tola” e alcune classi delle scuole di Olmedo e Villanova Monteleone, attraverso un coinvolgimento attivo di bambini, docenti e famiglie. Nel giardino dell’AiCS Park esposta anche una panchina realizzata sempre attraverso l’utilizzo di tappi riciclati, cuore dell’intera filiera.
«Abbiamo scelto di affrontare il tema della plastica con un approccio differente, non ideologico – ha spiegato Andrea Nesi – distinguendo la plastica nuova che andrebbe subito abolita, da quella che è già stata prodotta, alla quale si può regalare una nuova vita, partendo proprio dai più piccoli. Se noi insegniamo ai bambini come prima cosa il rispetto, loro impareranno a rispettare l’ambiente, le persone, le idee degli altri e i punti di vista diversi. Oggi il contributo del singolo è essenziale.»
Soddisfatto anche il presidente dell’AiCS Sassari, Franco Cassano: «Siamo felici che le scuole del territorio abbiano aderito al progetto i bambini e i ragazzi sono i veri ambasciatori del cambiamento, attraverso progetti come questo è possibile diffondere la cultura del riciclo e del rispetto per l’ambiente».