Con le prime azioni concrete di creazione artistica e definizione dell’identità visiva del paese, il progetto Murales e Identità Culturale apre una nuova fase per Villamar, che storicamente è stato uno dei luoghi simbolo del muralismo sardo e oggi rinnova quella vocazione in chiave contemporanea.
Promosso dal comune di Villamar, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, della Regione Autonoma della Sardegna . Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Informazione, Spettacolo e Sport, e il coordinamento dell’associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, il progetto nasce per tutelare, valorizzare e rilanciare il patrimonio artistico di murales del paese, integrando memoria storica, ricerca artistica e partecipazione collettiva.
Questa prima fase del progetto si concentra sulla realizzazione del nuovo murale ideato dall’artista e designer Mara Damiani, punto di partenza di un percorso più ampio che unirà arte, comunicazione e comunità.
Il murale, insieme alla costruzione del “marchio Villamar”, rappresenta il primo passo concreto verso la creazione di un’identità visiva condivisa e riconoscibile, capace di raccontare il paese con un linguaggio contemporaneo e simbolico. L’opera, lunga venti metri e alta due, è frutto di un approfondito processo di studio e di ascolto del territorio. Damiani ha indagato il paesaggio naturale, le architetture religiose e civili, le testimonianze archeologiche e i simboli più radicati nella tradizione locale, traducendoli in una sintesi grafica che coniuga arte, memoria e attualità.
Il risultato è un racconto visivo che attraversa la storia di Villamar, dal periodo nuragico al Medioevo, fino all’epoca aragonese, restituendo una narrazione corale e profondamente identitaria. Al centro della composizione campeggia il Santuario della Madonna d’Itria, affiancato dalle chiese di Antoccia, San Pietro, San Giovanni Battista e San Giuseppe. Attorno a questi riferimenti spirituali si sviluppano elementi simbolici e naturali – acqua, grano, ulivo, melagrana, cavallo, stelle e uccellini – che evocano la vitalità del territorio e il suo legame con la terra e con la devozione popolare. Le cromie dominanti – azzurro, bianco, nero e rosso – sintetizzano i valori della comunità: la serenità, la purezza, l’equilibrio e la passione.
Ogni segno diventa così parte di una narrazione collettiva che trasforma l’arte in linguaggio comune.
«Questo murale non è solo un’opera d’arte, ma un gesto di appartenenza – afferma Mara Damiani -. È il risultato di un lavoro di ascolto e di dialogo con il territorio: ho raccolto le sue storie, i suoi colori e le sue devozioni e le ho tradotte in un linguaggio visivo condiviso. Il murale diventa così un’estensione in macro del ‘marchio Villamar’, un segno riconoscibile che racchiude i valori e l’anima della comunità.»
Il lavoro di Damiani non si limita alla realizzazione dell’opera murale: l’artista curerà anche il “marchio territoriale”, la brand identity, e l’identità visiva del paese, sviluppando un sistema coerente di segni e simboli che renderanno riconoscibili Villamar e il suo patrimonio artistico a livello regionale e turistico.




















