Questa mattina gli studenti di diverse scuole della città hanno protestato davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, in seguito alla morte di Lorenzo Perelli, schiacciato da una trave d’acciaio durante il suo ultimo giorno di alternanza. “Non si può morire di scuola-lavoro”, recita lo striscione esposto dagli studenti, che scenderanno in piazza in tutta Italia il prossimo 28 gennaio.
«La morte di Lorenzo non è un incidente – dichiara Mattia Perra, responsabile locale del Fronte della Gioventù Comunista – in questi anni si sono già verificati gravi incidenti che hanno coinvolto studenti in stage PCTO, ma non è stata presa alcuna misura che tutelasse la loro sicurezza o che mettesse in discussione il sistema dell’alternanza scuola-lavoro.»
«Non si può morire a 18 anni lavorando gratis dentro un’officina – continua Mattia Perra -. Oggi i ministri del Governo Draghi piangono lacrime di coccodrillo, mentre stanziano altri miliardi per finanziare il sistema dell’alternanza scuola-lavoro con il PNRR. Tutte le forze politiche che hanno sostenuto e votato la “Buona Scuola” hanno pesanti responsabilità su questa situazione. È un sistema marcio quello che insegna a milioni di giovani che è normale lavorare gratis senza diritti e sicurezza, per abituarli a un futuro di sfruttamento e miseria. Per questo scenderemo in piazza venerdì 28 gennaio, come in decine di città italiane.»

