Parla di una guerra il sindaco di Bonorva, Massimo D’Agostino, il cui territorio comunale è preso di mira dagli incendi.
«Non è più un problema di una vedetta in più o in meno – questo il suo sfogo sui social -. E non è un problema di avere un’autobotte a Mariani piuttosto che a Giave o da qualche altra parte.
E non è più neanche un problema di quanti elicotteri siano intervenuti, quanti Canadair, in quanto tempo e per quante ore. Siamo tutti stanchi di leggere continuamente Bonorva nei giornali on Line o nei bollettini che riportano gli incendi quotidiani.»
«Ogni anno – prosegue Massimo D’Agostino – ci ritroviamo a combattere con gli incendi sempre nei soliti punti, sempre col solito percorso, sempre con le stesse caratteristiche.
Ogni anno si perdono beni materiali e si rischia tanto, ma per quanto può continuare?? Se un incendio appiccato dal criminale, ieri, distrugge 500 ettari di territorio e il giorno dopo, a 200 metri di distanza da dove è partito, viene nuovamente appiccato un altro incendio che provoca altrettanti danni, allora non siamo davanti agli “Incendi estivi” ma ci troviamo davanti a dei criminali che stanno conducendo una guerra crudele e pianificata.»
«E allora la guerra si combatte con mezzi eccezionali! Basta! – aggiunge Massimo D’Agostino -. Bonorva è chiaramente presa di mira da tempo da questi criminali che ogni anno si divertono distruggendo il nostro territorio. E allora, la Regione ci aiuti nello scovare questi delinquenti che prima o poi faranno dei danni irreparabili.»
«Al Corpo forestale vengano garantite le opportune risorse per dotarsi di strumenti di intelligence e di tecnologia che ci aiutino a sconfiggere quest’incubo – conclude Massimo D’Agostino -. Le strade interessate sono sempre le stesse. Qualche decina di chilometri di strade che sono annualmente teatro di queste follie, i posti sono sempre quelli. E allora, droni, telecamere pattugliamento concertato e tante altre misure possono aiutarci. Tempo fa scrissi le mie idee su come affrontare un problema cosi delicato e complesso. Lo feci come Sindaco e come Sindaco chiesi che tutti i sindaci venissero maggiormente coinvolti nelle scelte che riguardavano la stagione della lotta agli incendi. Naturalmente venni ignorato.
Ora non mi aspetto destino differente.»
Antonio Caria