Sarà l’alterità il tema della quinta edizione del festival MusaMadre, giunto alla quinta edizione, e de “Le Stagioni della Lettura”, che compie i tre anni di vita.
I due eventi, nati per volontà del comune di Bonorva e che vedono la direzione artistica di Valeria Orani, mirano a rigenerare il borgo di Rebeccu attraverso un programma annuale fondato su arte, comunità, territorio e ospitalità con la presenza nel borgo del centro di residenza artistica e turistica.
Il 21 agosto Barbara Serra, giornalista e autrice, volto noto dell’informazione internazionale (ha lavorato nelle redazioni della BBC, di Sky News, ed è stata conduttrice della redazione londinese di Al Jazeera English), presenterà il suo libro “Fascismo in famiglia”, accompagnato dalla proiezione dell’omonimo documentario. Il 22 agosto sarà la volta della giornalista e saggista Paola Caridi, storica del Vicino Oriente, fra i fondatori dell’associazione Lettere22 per la quale è stata a lungo corrispondente da Il Cairo e da Gerusalemme. A Rebeccu Caridi presenterà Il gelso di Gerusalemme, racconto personale e politico di una città stratificata, complessa, ancora contesa, mentre a seguire vi sarà la proiezione del documentario No Other Land, firmato dal collettivo israelo-palestinese formato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal.
Tra gli ospiti una selezione di artiste e artisti che lavorano sul linguaggio e sulle contraddizioni del presente e che incarnano poetiche e biografie artistiche molto eterogenee. Tra gli appuntamenti teatrali Andrea Cosentino, drammaturgo e attore, già Premio UBU nel 2018, che porterà in scena L’asino albino, monologo comico e surreale in cui si mescolano autobiografia e critica sociale, con la leggerezza intelligente che caratterizza il suo lavoro. Gioia Salvatori andrà in scena con Avere una brutta natura, uno spettacolo dalla scrittura scenica tagliente e ironica che indaga i condizionamenti sul corpo femminile, tra intimità e cultura pop. Il 31 agosto, Simonetta Solder presenterà Illegal Helpers, un progetto tratto dall’omonimo testo di Maxi Obexer, che affronta con forza e precisione il tema dell’aiuto ai migranti in un’Europa attraversata da contraddizioni etiche e giuridiche. Sul tema della memoria collettiva e della pratica civile si torna con Il pubblico bene, l’intenso lavoro firmato da Simone Azzu e Martino Corrias, performance di carattere ibrido fra teatro e concerto di musica elettronica che mette in dialogo il teatro con il territorio. Tra gli altri ospiti della rassegna anche la Compagnia Licia Lanera, che porterà in scena lo spettacolo James, Claudio Morici, con La malattia dell’ostrica, Nalini Mootoosamy, autrice mauriziana, che sarà protagonista di un reading drammaturgico della sua opera Lost & Found, viaggio attraverso i temi dell’identità e della lingua come rifugio e luogo di resistenza.
L’edizione di quest’anno prevede tre workshop tematici su formazione, ricerca e partecipazione attiva: Colazione e Giornale (22-24 agosto), laboratorio di rassegna stampa e lettura critica in collaborazione con Lettera22, guidato da Paola Caridi, Emanuele Giordana, Filippo Landi e altri giornalisti, per riflettere su come si costruisce una notizia e si forma l’agenda mediatica; Rituali e Capitalismo (27-28 agosto), workshop di analisi rivolto a chi lavora nella cultura, nell’artigianato e nello sviluppo locale, per interrogarsi su come le tradizioni diventino spettacolo e prodotto da consumare, e su quali modelli generino valore reale per le comunità; Paesaggio sonoro, a cura di Alessandro Olla, ispirato al ‘Deep Listening’, che esplora l’identità dei luoghi attraverso l’ascolto consapevole, con esercizi, passeggiate sonore e una restituzione artistica finale.
Nella foto di copertina, Barbara Serra



















