Quartu Sant’elena è una delle tappe, sabato 10 e domenica 11 maggio, dell’edizione 2025 di Monumenti aperti.
«Rinnoviamo con il consueto entusiasmo la partecipazione alla manifestazione, sicuri delle diverse dinamiche positive che è capace di generare – dice il sindaco Graziano Milia -. Mettere in vetrina il nostro patrimonio culturale, infatti, significa innanzitutto mantenere viva la memoria della città, contribuendo a tramandare il nostro passato alle nuove generazioni e stimolando in esse l’orgoglio di far parte di questa comunità. Inoltre, è anche un’occasione per stimolare la socialità, l’incontro, la partecipazione attiva, e sviluppare la conoscenza. Contestualmente, lustrando i nostri luoghi di maggior pregio, ci mettiamo in vetrina per attrarre nuovi visitatori e nuovi turisti, favorendo così lo sviluppo economico, oltre che sociale, del territorio. Quartu continua così a coltivare quel sostrato culturale che è indubbiamente motivo di crescita e di rinnovata fiducia per un futuro più luminoso.»
Sono 22 i siti che potranno essere visitati gratuitamente: dall’Antico Macello, costruito nel 1901 come mattatoio e oggi Biblioteca Centrale, che nell’occasione riapre le porte all’utenza dopo la riqualificazione con finanziamenti PNRR, all’ex Convento dei Cappuccini, con il suo suggestivo chiostro quadriporticato, dalla Casa Museo Sa Dom’è Farra , prima istituzione etnografica della Sardegna alla Basilica di Sant’Elena e a tante altre chiese storiche, anche di spiritualità ortodossa. E poi l’ex Montegranatico, sede della Scuola Civica di Musica “Luigi Rachel”, la Cappella e l’asilo Dessì Dedoni, l’asilo Steria e lo Spazio Michelangelo Pira, recentemente riaperto. Spazio anche all’arte contemporanea, con la Social Gallery diretta dal regista e fotografo Giovanni Coda, e l’arte urbana con i murales di Manu Invisible, Retro e Viola Vistosu Villani nella grande rotonda del Margine Rosso. Si potrà fare anche un ‘salto nel tempo’ con il Nuraghe Diana, costruzione millenaria che domina il Golfo degli Angeli, e la Falsa Chiesetta, fortino camuffato da edificio religioso durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche onorare i caduti in battaglia nel monumento di Piazza Luigi Olla. Spazio anche alle bellezze paesaggistiche con il Parco Naturale Regionale Molentargius – Saline e alle eccellenze enogastronomiche con la Cantina di Casa Fois. Sono inoltre previste una passeggiata tra i Fortini presenti tra l’area di Pitz’e Serra e il lago artificiale di Simbirizzi e una pedalata in bicicletta nell’oasi ambientale regionale.
Antonio Caria