«Il decreto del governo nazionale che blocca la possibilità per gli enti pubblici di acquistare i crediti del superbonus è un errore gravissimo che rischia di mettere in ginocchio decine di migliaia di imprese in Italia e, per quanto ci riguarda direttamente, nell’isola. Siamo molto preoccupati per gli effetti della decisione del Governo che ha giustificato il decreto parlando degli effetti negativi legati al mancato gettito per le casse dello Stato. Vogliamo prima di tutto evidenziare che i veri problemi per il mancato gettito li avremo se bloccassimo del tutto il settore delle costruzioni ma anche tutto l’indotto che ad esso è direttamente o indirettamente collegato. Ma pensiamo anche a tutti i posti di lavoro che andranno persi e dunque a dover gestire un gran numero di persone che si troverà senza una occupazione e di conseguenza senza un reddito. Quello sì sarà un mancato gettito.»
E’ durissimo il commento del consigliere regionale Antonello Peru (Sardegna al Centro) sul decreto legge del Governo che impone lo stop allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti del Superbonus.
«Invece di rimettere in moto tutto il comparto delle costruzioni stiamo rischiando di creare una vera e propria spirale al contrario che avremmo evitato proprio grazie all’acquisizione dei crediti da parte degli enti pubblici – aggiunge Antonello Peru -. Non è un caso che questa decisione sia stata da subito aspramente criticata proprio dalle associazioni di categoria delle imprese edili a tutti i livelli. Senza dimenticare l’aspetto non meno importante legato alle richieste che arrivano anche dall’Europa per andare sempre più verso l’efficientamento energetico dei nostri immobili e la riduzione dell’inquinamento, per rendere più funzionali e vivibili le nostre abitazioni. A questo si risponde con un decreto che crea le condizioni perché si blocchino gli interventi.»
«Come Sardegna al Centro siamo stati i primi a livello nazionale a individuare quella che a nostro parere era e rimane la soluzione migliore per evitare una vera e propria catastrofe economica a tutto il comparto dell’edilizia. Il provvedimento da noi ispirato e approvato nella finanziaria dal nostro Consiglio regionale ha inevitabilmente creato un effetto a catena nel resto del Paese, proprio perché si trattava di una proposta in grado di evitare il fallimento a tutte le imprese edili che non riescono a trasformare i crediti in denaro liquido – conclude Antonello Peru -. Ora chiediamo con forza che si faccia marcia indietro, prima di tutto per salvare le imprese per tutto il lavoro fatto nel 2022. Ovviamente guardiamo con preoccupazione alle imprese della nostra isola che avevano accolto con grande entusiasmo e con grande sollievo l’approvazione della nostra proposta.»