«Una riduzione di 10/15 centesimi al litro, apparentemente contenuta, produrrà una perdita secca di 30/40 milioni di euro nelle tasche dei pastori sardi, su una produzione annua stimata di 300 milioni di litri di latte ovino.»
Lo denuncia il Centro Studi Agricoli guidato da Tore Piana che dichiara: «Trenta/quaranta milioni di euro in meno ai pastori sardi equivalgono all’intera dotazione di una misura del CSR-PAC, come quelle dedicate al benessere animale o alla difesa del suolo. È come se, in un solo anno, la Regione cancellasse con un colpo di spugna un intero sostegno comunitario al comparto ovicaprino. E tutto questo accade nel silenzio più totale della politica regionale e dell’assessore dell’Agricoltura Gianfranco Satta, che non ha ancora avuto la volontà di convocare il Tavolo Latte.»
«Il prezzo del latte ovino sardo non deve scendere sotto 1,40 euro/litro, soglia minima per garantire la sostenibilità economica delle aziende – conclude Tore Piana -. I pastori hanno già dato abbastanza: costi dei concimi, dei mangimi e dell’energia alle stelle, burocrazia soffocante e ritardi nei pagamenti PAC e PSR che non si contano più.»
Antonio Caria



















